Il prezzo del pane fu fissato in 800 lire al chilogrammo (100 lire in più) ed il latte 570 lire al litro (+50 lire). V’ernao un paio di postille: ciascun fornaio doveva fare in modo che il pane comune fosse il 51% del venduto complessivo, mentre il latte sarebbe stato sottoposto a controlli sia che esso fosse stato prodotto in Umbria che fuori.