Otricoli, il “j’accuse” del vicesindaco Nunzi che si dimette

Nunzi Otricoli

“Avete vinto voi. Siete riusciti a farmi odiare ciò che ho amato fare per 20 anni in maniera disinteressata e a servizio della collettività”. C’è un senso di profonda amarezza in queste poche parole. Una frase, contenuta in una lunga lettera in cui Nico Nunzi informa che lascia ogni incarico pubblico: dal posto di vicesindaco di Otricoli a quelli di membro di un paio di associazioni culturali della sua cittadina, al confine tra Umbria e Lazio.

Una lunga lettera: uno sfogo, una comunicazione al sindaco e a tutti gli otricolani, e – soprattutto – un “j’accuse”.

Cos’è davvero successo è difficile capirlo nei particolari, specie per chi non fa parte della comunità otricolana. Parla di un post su Facebook, Nunzi; parla di attacchi e di denigrazioni che gli sono capitati addosso sia come amministratore e politico, sia come uomo. Nel 2016, quando ci siamo insediati, mi sono detto: lavora come sempre in maniera onesta e proficua e vedrai che tutti capiranno che bisogna ripartire dalle idee, dai buoni propositi e ritroveremo la serenità perduta all’insegna del buon senso e della coscienza civica. Oggi a distanza di tre anni mi rendo conto di essere stato un ingenuo, uno stupido sognatore. “Sulla mia persona si è addirittura alzata l’asticella: attacchi personali, denunce, strumentalizzazioni e falsità che non riguardano solo la sfera amministrativa ma anche e soprattutto quella personale – dice Nunzi – Credo che la mia scelta liberi il Sindaco da un assessore che solo per aver scritto un post su un social è riuscito a mettere a rischio dei servizi fondamentali!! Un assessore oggi, e un Sindaco ieri, che aveva un sogno per il parco archeologico che logiche esterne al comune e interessi privati stanno distruggendo!! Al contempo credo liberi anche l’associazione culturale Ocriculum da accuse pubbliche di “collusione” con l’attuale amministrazione!!”.

Se va Nunzi, “Stavolta metto la parola fine per la gioia di alcuni, – spiega – ma soprattutto per tutelare la mia famiglia, il mio lavoro, tutto il mio mondo, da continue e becere speculazioni. Spero che almeno dopo questa mia scelta possa essere lasciato in pace”.

Il commento del sindaco, Antonio Liberati,è di quelli “classici”: “Esprimo dispiacere e rammarico – dichiara – per la decisione assunta da Nunzi e comunicatami personalmente. Comprendo le motivazioni e le ragioni di tale scelta e sottolineo che mancheranno all’amministrazione la competenza, la capacità e la passione di un uomo che ha dato molto al paese e al territorio in questi anni. Ora – prosegue il sindaco – dovremo impegnarci ancora di più per assicurare l’espletamento di tutti quei servizi legati a deleghe importanti quali erano quelle in capo al vice sindaco. L’amministrazione non si ferma e continua il suo lavoro nell’interesse della comunità”