Ospedale Narni-Amelia: Cgil pronta alla mobilitazione e M5S all’attacco

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Il progetto dell’ospedale Narni-Amelia

Nessuna marcia indietro sull’ospedale Narni-Amelia o siamo prontio alla battaglia, promettono la Cgil e il Sindacato Pensionati Cgil di Terni. L’alzata di scudi in difesa del nuovo presidio sanitario, ormai dopo anni di difficoltà, prossimo alla realizzazione si allarga e dopo la presa di posizione del Presidente della Provincia di Terni Giampiero Lattanzi si amplia il fronte della protesta. In campo scende anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Thomas De Luca: “La presidente Donatella Tesei intervenga per chiarire e smentire le incaute dichiarazioni dell’assessore Luca Coletto sul nuovo ospedale Narni-Amelia. Mettere in discussione il progetto vorrebbe dire depauperare ulteriormente un territorio già martoriato e svilito”.

Le esternazioni riportate sulla stampa del nuovo assessore regionale alla Sanità Umbra, Luca Coletto, in merito all’iter realizzativo del nuovo Ospedale di Narni-Amelia, ci portano ad esprimere una forte contrarietà, che, se gli annunci saranno confermati nei fatti, si trasformerà in una mobilitazione a tutto campo” dicono infatti Cgil e Spi in una nota.

“Mascherate da una rituale…attenta valutazione del progetto di realizzazione, le perplessità del neo assessore, che sta ancora studiando la storia della Sanità in Umbria, non tengono minimamente conto di quanto in quella comunità, in tutti questi anni, ci si sia adoperati affinché da due nosocomi oramai allo stremo, anche strutturale, si passasse ad un nuovo polo sanitario, rispondente in particolare alla fase riabilitativa dei pazienti, specie delle persone anziane. Un nuovo plesso integrato in maniera organica alle rete ospedaliera territoriale, capace di valorizzare al meglio le tante professionalità mediche ed infermieristiche che già oggi sono in essere nei due ospedali”, specifica il sindacato che definisce le dichiarazioni dell’assessore Coletto “avventate, tanto più ora che è stata superata l’annosa parte burocratica e si prospetta un’importante ricaduta economica sul territorio, per un progetto per il quale sono stati finanziati già diverse decine di milioni, di cui alcuni spesi, che rappresentano un po’ di ossigeno in un’economia locale asfittica da tempo”.

Il timore espresso da Cgil e Spi è che “a furia di cancellare a tutti i costi il passato, il “nuovo” buttasse al vento gli sforzi collettivi che una comunità, con passione e senza alcuna distinzione politica, ha dimostrato in tanti anni di impegno, pensando al bene dei propri cittadini. Poco ci interessa delle dispute partitiche: siamo a chiedere a tutti i soggetti di quei territori interessati di fare quadrato ancora una volta, e far sentire la propria voce, a partire dai sindaci e dalle amministrazioni locali, affinché un progetto così importante prosegua e giunga rapidamente al termine. Convinti come siamo che solo con atti concreti si risponda ad un diffuso, persistente, e costante malessere dei cittadini verso quelle istituzioni che non tutelano la Salute quale servizio essenziale di tutela individuale e collettiva”.