On line segreti e particolarità degli scavi del Campo della Fiera a Orvieto

Orvieto campo
Simonetta Stopponi

Mercoledì 3 giugno la rubrica “Vociperilmuseo” della pagina Facebook della
Direzione regionale musei dell’Umbria realizzata da Lara Anniboletti, ospiterà
Simonetta Stopponi, che si soffermerà sugli scavi, condotti ad Orvieto, nella
zona di Campo della Fiera.

Già docente universitaria di Etruscologia e Antichità italiche, Simonetta Stopponi è direttrice, a partire dal 2000, delle campagne di scavi che hanno riportato alla luce l’antico “Fanum Voltumnae”, il santuario federale dedicato al dio Veltune (Voltumna o Vertumnus per i Romani), particolarmente influente dal VI al IV sec. a.C., dove, come riportato dallo storico romano Tito Livio, si riunivano i rappresentanti delle dodici maggiori città etrusche per assumere importanti decisioni collegiali. L’indagine archeologica avviata nel 2000 ha riguardato un vasto periodo che va dal VI sec. a.C. al XIV, cioè dal santuario etrusco alla chiesa di San Pietro “in vetere”.

Trasformatosi successivamente in luogo di culto cristiano, il “Fanum Voltumnae” fu in epoca medievale adibito allo svolgimento di mercati stagionali. I reperti esposti in gran
parte al Museo archeologico nazionale di Orvieto, grazie anche all’impegno
dell’ex direttrice Luana Cenciaioli che ne ha curato la sistemazione, hanno
riscosso due anni fa straordinario successo in Lussemburgo nella mostra “Il luogo
celeste. Gli Etruschi e i loro dei. Il santuario federale di Orvieto”, dove per la prima
volta furono presentati al mondo in modo organico circa 1300 pezzi.