Nomine nel cda Sii: il Pd ternano si dichiara non rappresentato da Silveri

Sii front offivr
Paolo Silveri

Il Pd ternano dichiara apre un aspro contenzioso nei confronti dei sindaci di centro sinistra per le nomine del nuovo consiglio di amministrazione del Servizio Idrico Integrato (Sii) . Anzi, per “una” nomina, che seppure non si facciano nomi e cognomi, è quella di Paolo Silveri, ex sindaco di Ferentillo ed ex segretario provinciale del Pd, fino al 2018, quando se ne andò sbattendo la porta.

In una dura nota “Il coordinamento comunale del Pd di Terni unitamente ai segretari dei circoli territoriali e tematici stigmatizza il comportamento dei sindaci di centro-sinistra che hanno consentito l’elezione in seno al Cda del Sistema Idrico Integrato, di transfughi del Pd, soggetti che hanno provocato importanti danni al Pd stesso, e non solo, non hanno mai brillato per una gestione amministrativa, né per linearità dell’operato”. Ragion per cui “Il PD di Terni non riconosce minimamente la rappresentanza della minoranza di centro-sinistra, perché essa non rappresenta né Terni, né il Pd di Terni”.

Le motivazioni sono dal punto di vista politico molto pesanti: “Ha vinto purtroppo ancora una volta la pratica consociativa, vera causa profonda e deleteria delle vicende negative del Pd umbro negli ultimi anni a scapito delle competenze, dell’onestà intellettuale e del ruolo della città di Terni – afferma il coordinamento – Su questo atteggiamento autoreferenziale e privo dell’interesse generale della città e degli impegni interni alle forze politiche, il nuovo Pd ternano non accetterà mediazioni di sorta”.

Una questione squisitamente politica? Un Pd che intende rinnovarsi come dice di voler fare il coordinamento e che si trova ancora a combattere contro le vecchie logiche? Non solo. ‘ìè una qualche preoccupazione in più, se nella nota il Pd aggiunge: “Auspichiamo ora che il danno non sia propedeutico alla beffa finale e definitiva, ossia che tutti i sindaci e amministratori di centro-sinistra coinvolti in questa vicenda votino in maniera compatta a favore del tentativo di definitiva privatizzazione della gestione dell’acqua pubblica attraverso la cessione di quote di Asm ad Acea. Su questa potenziale ampia privatizzazione il PD di Terni produrrà ogni azione politica necessaria in consiglio comunale denunciando tale possibile scenario in ogni sede idonea, in quanto si paleserebbe una dolosa violazione della gara d’appalto pubblica alla base della costituzione del Sistema Idrico Integrato, oltre che la beffa altrettanto grande per i cittadini ternani e le loro tasche”.