No agli attacchi al sistema sanitario pubblico umbro

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L’Opinione

di GIOCONDO TALAMONTI*

L’Italia è uno dei pochi paesi al mondo con un sistema sanitario pubblico fondato sul principio universalistico del diritto alla salute; un sistema capace di reggere alla crisi globale, grazie alla resilienza e alla capacità del sistema di adattarsi ai cambiamenti in atto e grazie alla componente professionale e umana di chi ci lavora. Il sistema umbro ha sempre cercato di seguire un modello capace di coniugare qualità ed equità con due aziende ospedaliere autonome di eccellenza.

Per non penalizzare Terni e le politiche sanitarie adottate, c’è necessità di forti investimenti in particolare sull’ospedale di Terni per restituirgli ruolo e prospettiva in ambito interregionale con due aziende ospedaliere autonome. La nostra Associazione politico culturale “Enrico Berlinguer” è orientata a proporsi come strenua protagonista a difesa del servizio sanitario pubblico universale; oppositrice di una riforma sanitaria che contempli un’unica Azienda Ospedaliera autonoma e un’unica azienda sanitaria con una fusione delle strutture attuali; favorevole all’abbattimento delle liste di attesa con un servizio operante 24 ore su 24 e assunzione di nuovo personale.

L’esplosione del covid-19 ha comportato la sospensione delle attività sanitarie programmate, con ricoveri solo nei casi di prestazioni urgenti per fare posto a pazienti infetti. Sono saltati esami diagnostici, analisi del sangue, visite specialistiche e ricoveri e ciò ha allungato le liste d’attesa. Purtroppo, molti affetti da diabete, quanti hanno necessitato di colonscopie, di visite cardiologiche ed altri esami diagnostici sono stati costretti a rivolgersi a strutture private. Passata la fase critica della pandemia, urge una nuova organizzazione dei servizi H24 per riprendere la normalità delle visite, della diagnostica e dei ricoveri.

Si esprime, quindi, forte preoccupazione per il futuro della sanità ternana se mancheranno risorse e attenzioni per l’ospedale autonomo di Terni e per quello di Perugia. Gli annunci sul potenziamento dell’ospedale di Terni non tranquillizzano la cittadinanza, ma creano vive preoccupazioni. Occorre pianificare la sanità pubblica con investimenti importanti da impiegare dove servono e dire con chiarezza ai cittadini che la volontà della Regione non è quella di accentrare in una sola azienda ospedaliera e in un’unica azienda sanitaria le strutture attuali. Si sottolinea, inoltre, l’importanza di incidere sul rinnovo della Convenzione tra Regione e Università perché possa tener conto della richiesta di rilancio dell’Università a Terni e specificatamente del rapporto con l’Ospedale di Terni, affinché, sotto il profilo della sanità ternana, non si disperda il patrimonio di competenze e conoscenze che hanno contraddistinto e contraddistinguono il sito ternano.

Ulteriori impegni devono essere messi in campo dalla Regione sull’ospedale di Narni-Amelia sul quale è caduto un silenzio totale. Siamo dell’opinione che occorra portare a termine l’iter per la costruzione del nuovo ospedale di Narni-Amelia, che si configurerà come il più grande investimento mai fatto dagli enti pubblici nel territorio narnese-amerino: 60 milioni di euro.

Se ci sarà una mobilitazione generale, noi ci saremo…

*Presidente Ass. Berlinguer Ternii