Miss Italia è bionda e viene da Norcia

Norcia

«Come mai Miss Sicilia è bionda?», le chiesero. E lei: «Perché io non sono siciliana, ma umbra, di Norcia». Il fatto, magari, è che non risulta che le ragazze di Norcia siano famose perché tutte “biondone”, ma lei, Raffaella De Carolis, se la cavò così. Era il 2 settembre 1962 ed era stata appena eletta Miss Italia.

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Miss Italia con la Fiat 1500 con cui fu premiata

Nata a Norcia, come risultava dai documenti. Ma nella città umbra non se la ricordava nessuno. Se n’era andata con la famiglia quando era ancora infante, evidentemente. Il padre, Armando, era un boxeur (pesi mediomassimi) e s’era trasferito a Messina. Ecco perché Raffaella s’era presentata a Salsomaggiore Terme come miss Sicilia. Qualcuno, in Valnerina apprese la notizia della sua elezione a Miss Italia con una certa soddisfazione durata lo spazio di un paio d’ore.
«Miss Italia 1962 _ riferiva il cronista _ è altra 1,70, ha un corpo statuariamente bene armonizzato (o quasi), senza difetti appariscenti o cancellati subito da un sorriso scintillante. Ella cammina con una certa flessuosità, che non sa di artificio, ed i suoi occhi verdi emettono una luce nello stesso tempo maliziosa ed ingenua». Lavorava come segretaria d’azienda «ma senza irrugginircisi, tanto che ha già interpretato un fotoromanzo, conosce il francese, ha cominciato a fumare per sola curiosità, poiché sua mamma le diceva di no, le piace molto il mare, gli spaghetti e lo champagne, è fidanzata con un giovane medico, che però non è geloso, pesa 60 chili».
Insieme alla fascia di Miss Italia le furono assegnati altri premi: una Fiat 1500, un milione di lire, una stola di visone. E l’impegno che sarebbe apparsa per un anno su quotidiani e rotocalchi. Un compito facilitato, quello di chi doveva assicurarle la promessa visibilità, dal fatto che due mesi dopo, a novembre, Raffaella avrebbe partecipato a Londra al concorso di Miss Mondo. Ed eccola, allora, fotografata mentre balla il twist in un locale alla moda (il Pigalle), eccola col piatto in mano al ricevimento offerto alle trenta bellezze partecipanti a Miss Mondo da parte di una non meglio identificata compagnia aerea.
A Londra non andò bene per niente. Raffaella De Carolis era considerata una delle favorite ad indossare la prestigiosa corona, ed invece non superò la prima fase eliminatoria. A far parlare molto di lei fu un episodio verificatosi in un night club, il West End. Un cameriere che si stava avvicinando a lei per servirle l’antipasto, all’improvviso si bloccò, innestò una rapida marcia indietro e informò il proprietario del locale che si rifiutava di servire a quel tavolo. La spiegazione? Il cameriere era un fiorentino e a Firenze, ai tempi dell’Università _ spiegò _ aveva conosciuto e corteggiato Raffaella De Carolis, anche lei studentessa. «Siamo usciti diverse volte insieme _ disse lui _ e non voglio che sappia che sono finto a fare il cameriere a Londra». Il risultato fu il licenziamento immediato. Lei, informata, fu lapidaria: «Mai visto né conosciuto».
Tornata in Italia ebbe un incidente stradale la sera della vigilia di Natale dell’anno dopo, sul lungomare di Reggio Calabria, forse con la 1500 vinta a Salsomaggiore. Risultato: un gamba rotta e ferite al viso. La foto era eloquente: lei in ospedale con solo gli occhi ed il naso liberi dalle fasciature: «Nei prossimi mesi dovrà sottoporsi ad interventi di chirurgia plastica», scrisse preoccupato il cronista. Nel frattempo aveva interpretato una parte in un film di Adriano Celentano, fornendo una modesta prova come attrice. Poi il silenzio. Non si parlò di lei nemmeno quando, dimenticato il giovane medico fidanzato non geloso, sposò un ricco armatore siciliano, Amedeo Matacena. Una vita agiata, tra Messina e Montecarlo.

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