Mille ragazzi in piazza: una voce alta e “pulita” in difesa della Terra

Terra, valley

Mille studenti in corteo a Terni per far sentire la loro voce e chiedere la salvezza della Terra dall’inquinamento. Mille che hanno sollecitato numerose adesioni. E così dopo il corteo, dopo la manifestazione in piazza della Repubblica ecco le dichiarazioni di rito. In prima fila, ovviamente, il Comune di Terni : “La mobilitazione dei giovani e degli studenti per la tutela del clima del pianeta, del nostro e del loro futuro, è un grande stimolo anche per la nostra amministrazione”, dichiarano l’assessore all’ambiente del Comune di Terni Benedetta Salvati e l’assessore alla scuola Valeria Alessandrini che danno la propria disponibilità a ricevere gli studenti e a confrontarsi con loro.
“Come amministrazione comunale – dicono – siamo impegnati in una serie di azioni che dovranno contribuire a rendere meno inquinante e più vivibile la nostra città, riducendone anche le emissioni gassose. Queste azioni saranno coordinate all’interno di un piano che stiamo mettendo a punto e che discuteremo con la città nella conferenza programmatica nella quale i temi dell’ambiente troveranno il giusto spazio. Allo stesso tempo stiamo lavorando nelle scuole per riportare in primo piano temi come quello dell’educazione civica che comprende anche il rispetto dell’ambiente”. “Considerate le particolari condizioni – concludono Salvati e Alessandrini – climatiche e industriali della nostra area riteniamo che l’attenzione degli studenti sia particolarmente importante perché prima ancora di ogni provvedimento, appare necessario che ci sia la consapevolezza del problema e una presa di responsabilità da parte di tutti i cittadini, a cominciare da quelli più sensibili, che in genere sono proprio i giovani”.

Non manca l’adesione del Pd: ” Il Partito Democratico  di Terni aderisce allo sciopero nazionale ed internazionale per l’ambiente che di svolge oggi a Terni, in 180 cittá d’Italia ed in tutto il mondo – comunica il segretario comunale Leonardo Grimani – La tutela del pianeta e la lotta al cambiamento climatico è uno dei temi fondamentali di questi anni.Chi ha a cuore lo sviluppo e la crescita della cittá non puó non battersi per una cittá migliore ed ecosostenibile. Per questo il Pd è solidale e vicino a chi manifesta, trasversalmente ai partiti per queste tematiche “. E sempre dal Pd arriva la dichiarazione del Forum Piazza Democratica, che “condivide e sostiene le ragioni degli studenti scesi in piazza per chiedere politiche ambientali che salvino le città e il pianeta dall’inquinamento. Gli studenti hanno aderito alla chiamata di Greta Thunberg studentessa svedese; da parte nostra pensiamo che gli sconvolgimenti climatici impongano un nuovo modello di sviluppo. Garantire il futuro del pianeta e delle giovani generazioni rappresenta un impegno, che può unire forze diverse civili e appassionate”.

Una rappresentanza di giovani agricoltori umbri guidata dal delegato regionale Coldiretti Giovani Impresa Francesco Panella, è scesa in piazza invece a Roma prendendo parte all’iniziativa di piazza Venezia con il Global Strike for Future, per contrastare i cambiamenti climatici che mettono in pericolo il futuro dell’umanità, anche i giovani imprenditori della Coldiretti che hanno lasciato le campagne dalle diverse regioni affiancando la presidente nazionale Veronica Barbati e manifestando il proprio impegno per l’ambiente con cartelli e striscioni con le scritte “Salva il pianeta, scegli agricoltura locale”, “Noi agricoltori custodi del pianeta”, “No farmers no party”.

“L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Una nuova sfida per le imprese agricole che – afferma Coldiretti – devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Con il cambiamento del clima l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma con una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – sottolinea Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. La siccità – precisa Coldiretti – è diventata l’evento avverso più rilevante per l’agricoltura italiana in termini di danni economici a carico soprattutto delle produzioni, mentre per quanto riguarda i fenomeni precipitativi violenti, i danni riguardano produzioni, strutture e infrastrutture”.