M5s e Senso Civico: “Il Comune in segreto riprova a vendere quote Sii ad Acea”

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Terni via dell'Ospedale quote

Hanno intinto la penna nel curaro i consiglieri dei gruppi consiliari M5S e Senso Civico per scrivere una nota in cui tornano ad attaccare la giunta comunale di Terni sulla lunga e controversa questione della cessione di quote del Sii attualmente detenute da Asm ad Acea che per loro, i Cinquestelle e il consigliere di Senso Civico, Alessandro Gentiletti, equivale alla “privatizzazione dell’acqua pubblica”.

Basta un’occhiata al primo periodo della nota in questione. Sei gli attacchi: “Questa mattina (lunedì 5 ottobre, mdr), poco dopo la cerimonia in onore di Norma Cossetto che ha visto la partecipazione del sindaco, mentre per il ternano Sergio Secci o per i partigiani che hanno liberato Terni il sindaco non ha avuto tempo, è arrivata la notifica che giovedì si sarebbe deciso in terza commissione come svendere le quote di acqua dei ternani, impedendo così ai cittadini di partecipare alla seduta e sperando di farla franca col favore delle tenebre. Il sindaco di Terni, incapace a proferire parola su ogni questione su cui viene incalzato , salvo fare post per schierarsi dalla parte di Salvini nel processo che riguarda quest’ultimo, è insieme alla sua giunta sempre più politicamente indegno di rappresentare i ternani dai quali fugge e di cui svende i beni”

Non è da meno il resto della nota: “Reagiremo con forza a questo atto di vigliaccheria politica senza precedenti, che è un affronto a tutti i ternani, che già pagano bollette salatissime per la loro acqua. Un atto che va contro la volontà popolare del referendum, che costituisce una vera e propria marchetta politica, che non avvantaggia nessuno dei contribuenti e che toglie al socio pubblico qualsiasi potere di controllo su un servizio essenziale che tanti fanno già fatica a pagare e che domani non vorremmo vedere senza più acqua”.

Lotta dura senza paura, in sostanza. “Chiediamo il passaparola e la mobilitazione della città in tutte le forme consentite contro un sindaco e una giunta che, ormai al capolinea della loro esperienza politica, stanno tentando di vendere di nuovo al banco dei loro pegni diritti e servizi che appartengono alle cittadine e ai cittadini di Terni”.

Possibile che nessuno riesce a fare in modo che le questioni si dibattano in termini appena appena più sereni?