Si tratta di operazioni delicate perché non conosciamo gli animali su cui interveniamo e che, con queste attività di controllo, vengono inevitabilmente sottoposti a stress” sottolinea Federico Morandi, veterinario del Parco. “Tutto è andato bene, e ne siamo felici perché i collari ci forniranno preziose informazioni sui loro spostamenti mappandone le aree di riferimento”.
Sui Sibillini il lupo è sempre stato presente e attualmente se ne contano circa 60 individui. Il monitoraggio satellitare consentirà di raccogliere ulteriori indicazioni sull’ecologia di questo animale simbolo del Parco, utili a ridurre ulteriormente i conflitti con gli allevatori presenti nel territorio di competenza dell’Ente e che potranno essere utili anche a livello regionale, e per ribattere in maniera scientifica alle false credenze. Ricordiamo infatti che il lupo è sempre stato presente sugli Appennini, anche se in pericolo di estinzione, non è stato mai reintrodotto e non è pericoloso per l’uomo. Svolge invece un ruolo ecologico fondamentale nel controllo, anche sanitario, degli ungulati come cinghiali, cervi e caprioli.
E' durato solo poco più di sei mesi lo studio su Lui e Magica. Il 12 luglio 2019 Magica è morta, investita da un'automobile nei pressi di Visso