L’intervista/ Angeletti: “Anche a destra c’è chi s’è stancato “

L'intervista

Terni: il consiglio comunale e la mancanza del numero legale. Parla il rappresentante di  “Terni Immagina”–

Chissà? Forse qualcuno nel centrodestra pensava di riuscire ad evitare in extremis la figuraccia di dover dichiarare deserta la riunione del consiglio comunale di venerdì 9 novembre scorso. Ma non è andata così. Speravano di far leva, forse, sul comportamento di solito molto responsabile del consigliere di Terni Immagina, Paolo Angeletti, uno che sta nella minoranza e che venerdì si è trovato a fare l’ago della bilancia. Se lui non avesse abbandonato l’aula il numero legale sarebbe stato assicurato, seppur risicato.
“Non è la prima volta – spiega Angeletti – che la maggioranza fa vacillare o mancare il numero legale. Tutte le altre volte ho seguito malvolentieri l’esempio della minoranza nel sollevare il badge e lasciare l’aula, perché giudico infantili questi “giochetti”. Ma stavolta…”.

-Che è cambiato stavolta?
“Mi hanno fatto scappare la pazienza e così ho fatto l’ultimo passo per arrivare alla mancanza del numero legale. Prendendomi la soddisfazione di dire in faccia a tutti quello che pensavo e che penso: il ruolo democratico di una maggioranza è quello di governare, ma pure quello di garantire responsabilmente il sostegno numerico al governo”.

-Però i capigruppo del centrodestra, la maggioranza, sostengono che anche voi, l’opposizione, potevate in una qualche maniera svolgere un ruolo a loro parere costruttivo.
“Ripeto: questo compito spetta sostanzialmente alla maggioranza, e non alla minoranza come sostengono loro”.

-Fattostà che il consigliere Paolo Angeletti, che finora in consiglio ha parlato solo quand’era necessario e sempre in modo stringato ed essenziale, stavolta è intervenuto, come dice lei, per prendersi la soddisfazione di dirglielo in faccia… E comunque l’opposizione, nella sua interezza, ha condiviso la sua posizione.
“Che le mie parole avessero l’appoggio di tutta l’opposizione, compresi i Cinquestelle, era ovvio. Ciò che mi ha sorpreso di più è che ho avuto una pur timida approvazione anche da alcuni esponenti della maggioranza, che, evidentemente, si trovano in difficoltà per l’assenza di alcuni di loro. L’unica cosa che non approvano è la bagarre conseguente alla sospensione, e su questo sono d’accordo anch’io”.

-Beh, in qualche modo, visto che la carne è debole qualche presa di posizione polemica in seno all’opposizione è anche comprensibile.
“Sì, ma magari con meno clamore. A mio parere non è per niente trascurabile il fatto che tutto il centrodestra è rimasto in silenzio, come si dice a Terni “con le recchie basse” durante il mio brevissimo rimprovero”.

-Anche questo può essere un motivo di soddisfazione. Forse sono stati sorpresi che lei abbia utilizzato uno dei suoi interventi per “fargliela sentire”.
“Beh loro lo sanno che intervengo poco e che qualche volta voto e parlo in aula a loro sostegno se propongono cose positive e condivisibili. Perché lo scopo ultimo è sempre quello di fare qualcosa in favore della città”.
Si però stavolta…

Walter Patalocco