Lingotto record della “Terni” per la centrale di Trino

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Un lingotto da 280 tonnellate colato alle acciaierie di Terni nel maggio del 1986 e destinato al reattore nucleare della centrale di Trino Vercellese. Dal punto di vista tecnologico si trattava di un vero e proprio record mondiale: “Dal manufatto fucinato – spiegava  una nota della “Terni” – verrà ricavata la parte principale del nocciolo del reattore nucleare di prossima installazione a Trino Vercellese”

“La realizzazione della società Terni – aggiungeva l’azienda – è conseguente ad una serie di studi e ricerche finanziati  dall’Enea e aventi come obiettivo di ottimizzare le caratteristiche del progetti destinati alle centrali nucleari italiane”.Lingotto

“I risultati raggiunti – concludeva la comunicazione delle acciaierie ternane – contribuiscono a rendere la centrale di Trino più sicura ed affidabile della media mondiale”.

Proprio in quei giorni, comunque, c’era stata una marcia di protesta “imponente” di 15 chilometri da Casale a Trino contro la nuova centrale Enel da duemila megawatt. Poi venne il referendum e l’impegno dell’Italia per la produzione di energia nucleare si chiuse lì. Il lingotto record divenne un rottame.

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