L’esempio del commissario dell’Usl2: l’educazione batte la polemica

deceduti tamponi monteleone
Massimo De Fino

Massimo De Fino, commissario della Usl2, si è scusato coi sindaci di Narni e Amelia per il modo (una mail) con cui è stata loro comunicata la decisione di declassamento a causa dell’emergenza Covid degli ospedali dei due centri a Rsa e del trasferimento degli anestesisti all’ospedale di Spoleto. Ha anche annunciato che comunque gli anestesisti saranno in servizio a Spoleto per 24 ore settimanali mentre continueranno ad operare per le altre dodici ore all’ospedale di Narni e Amelia.

Nella giornata domenicale dell’8 novembre, De Fino ha anche inviato una lettera aperta agli operatori  sanitari.

di MASSIMO DE FINO

In questo giorno di festa illuminato dal sole e dal cielo terso, il mio pensiero è rivolto alle centinaia di professionisti e colleghi dei nostri presidi ospedalieri, dei nostri servizi, dei nostri distretti, dei nostri territori impegnati per prestare cure ed assistenza alla popolazione in questo momento drammatico per l’intera umanità duramente segnata dall’avanzata dei contagi.

Sento l’esigenza di stringermi a voi tutti in un abbraccio ideale con grande riconoscenza e tanto orgoglio, con una parola di affetto e di conforto ma anche con la promessa che il mio impegno, insieme a quello della direzione strategica, a supportare questo sforzo collettivo e straordinario non verrà mai meno.

Avverto il peso opprimente dei sacrifici che siete chiamati a compiere, insieme alle vostre famiglie, anche in questa giornata di festa, da molti mesi siete e siamo in prima linea per contrastare la pandemia, salvare vite umane, assistere la popolazione.

Non vi nascondo la grande preoccupazione nell’apprendere i report quotidiani del contagio, non possiamo sottrarci alla responsabilità etica e morale di assumere scelte che fanno tremare i polsi ma che sono necessarie per vincere la battaglia.

Perché grazie ai vostri sforzi, alla vostra dedizione, alla vostra professionalità, ai vostri sacrifici, noi vinceremo questa dura battaglia, noi torneremo presto alla vita di tutti i giorni, alla normalità, alla bellezza di un sorriso e di un abbraccio ai nostri cari. 

Grazie di cuore per questo impegno che forse non ci rende eroi, ma certamente grandi uomini e donne.