Lavoro: lo strano caso della Savit, azienda controllata da Busitalia

autobus trasporti terni rete scolastici
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Alla Savit sono in ballo sei posti di lavoro, ma anche – si presume – il passaggio di proprietà dell’azienda che è controllata da Busitalia e che ha attualmente, in Umbria, novanta dipendenti. E l’azienda che si occupoa, sempre in Umbria, della menutenzioni, rifornimenti e pulizie dei mezzi del trasporto pubblico locale.

“Aggiustamenti” si uò anche pensare, ma il fatto che la Savit sia un’azienda a totale capitale pubblico rende singolare che non risponda a richieste di chiarimenti non solo sui sei licenziamenti, ma nemmeno su un paventato cambio di contratto oltre che di proprietà oltre al fatto che tutto stia procedendo “senza confronto con il sindacato e senza conoscere la gara di appalto e il capitolato che vengono sistematicamente negati da parte dell’azienda”. O almeno questo è quel che sostiene la Fiom-Cgil di Terni che parla di “silenzio assordante” intorno all’intera vicenda.

“Da oltre 20 giorni – si legge in una nota della Fiom Cgil di Terni – il sindacato ha scritto alla giunta e al consiglio regionale per denunciare l’ingiustizia che stanno subendo i lavoratori della Savit”, “un’azienda a capitale pubblico che gioca con diritti e professionalità dei lavoratori”.: “Nonostante uno sciopero indetto con un preavviso ben più largo di quello previsto dalla legge – riferisce il sindacato – a 5 giorni dal suo svolgimento ancora non c’è neanche una convocazione per la Rsu, necessaria peraltro a comunicare i contingenti minimi per le fasce orarie di garanzia da parte di Busitalia. Un silenzio assordante da parte dell’azienda e delle istituzioni che ci preoccupa e ci indigna – insiste la Fiom – fatta eccezione per la presa di posizione in solitaria del consigliere 5 Stelle Thomas de Luca”.

Secondo il sindacato, al contrario, in questa fase le istituzioni e la politica possono giocare un ruolo decisivo e intervenire su chi, prendendo soldi pubblici, nega corrette relazioni industriali. “Per questo – conclude la Fiom Cgil di Terni – abbiamo convocato la nostra assemblea generale per il 1 giugno 2021, giorno dello sciopero dei lavoratori Savit, e in quella data parteciperemo al presidio organizzato dalle ore 9.00 davanti all’azienda, per dare la giusta visibilità ad una vertenza che riguarda tutti i lavoratori”.