La Lettera

Ho avuto modo di essere ospitato in “collina” per tre o quattro giorni avendo dovuto effettuare un intervento normale per tantissime donne, ma speciale e rarissimo per gli uomini . Le statistiche indicano che si verificano un caso su 1000 /1500.

Debbo dire che nella fase propedeutica ho provato un senso di spaesamento , forse dovuto anche alla mia timidezza, nel frequentare l’ambiente d’eccellenza dedicato alla tutela della Salute della Donna, ma è stato subito fugato dalla gentilezza e dalla disponibilità di tutto il personale a partire dall’accoglienza al personale medico e sanitario, e dalla professionalità del responsabile del reparto e di tutta l’équipe.

Un particolare ringraziamento va al giovane anestesista per la sua simpatia e per la battuta fatta alla “portantina” che chiedeva se veramente fossi io , cioè un uomo, a dover entrare in camera operatoria. Una volta operato sono stato ospitato al reparto di chirurgia. Il reparto, oltre ad avere tutte le camere occupate, aveva pazienti in attesa del posto letto nel corridoio.

Qui ho potuto considerare il grande e faticante lavoro degli infermieri e delle OSS che non avevano un momento di pausa ma riuscivano a dare sostegno agli operati con la loro presenza qualificata , anche col sorriso , oltre che con la loro opera professionale.

Che debbo dire altro oltre che ringraziare? Forse ricordare che la sanità pubblica, seppure non sempre valorizzata, in questo caso , a Terni, si è resa efficiente. Spero anche di verificarne la efficacia a breve.

Lettera firmata, Terni