La grandine fa i primi danni nell’alta Umbria: “Chicchi grandi come noci”

Ed ecco la grandine: l’evento atmosferico più temuto dagli agricoltori in questo momento perché i chicchi si abbattono su cereali prossimi alla raccolta, su girasole, mais, frutta e verdura, provocando danni irreparabili alle coltivazioni mandando in fumo un intero anno di lavoro. Non è una spiegazione tgeorica quella di Coldiretti Umbria, ma il riferimento alle grandinate registrate il 9 luglio su alcune zone della regione, a cominciare dall’eugubino, Fossato di Vico e Alto Tevere.

“La grandine, con chicchi grandi quasi come noci, accompagnata dal vento – riferisce Stefano Casoli, presidente di sezione della Coldiretti Gubbio – ha imperversato per lunghi minuti su buona parte del territorio comunale. Da un primo monitoraggio in alcuni terreni, risultano danni ingenti sul grano con perdite che potranno arrivare anche oltre il 50% del prodotto, ma c’è preoccupazione anche per mais e girasole, con caduta di foglie e piante compromesse”.

Dall’inizio dell’anno sono oltre 200 le grandinate violente che hanno flagellato l’Italia con un aumento del 68% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno secondo una analisi della Coldiretti su dati ESWD.