Incontro per Sangemini e Amerino al Mise: si è ancora alle prime battute

sangemini "snobbati"

All’incontro tenuto come da programma del Ministero dello sviluppo economico, per la cridsi della Sangemini-Amerino la direzione aziendale ha illustrato le difficoltà derivanti dall’impatto con le’emergenza Covid che ha reso iol mercato più competitivo. Il piano industriale, illustrato ai sindacati prevede il miglioramento di performance e l’ingresso di capitale. In questo momento è centrale razionalizzare i costi, tramite l’utilizzo della cassa covid e delle ferie (“sicuramente quelle post concordato, su quelle pre concordato persistono alcuni problemi formali che i commissari stanno cercando di superare”, chiosano i sindacati). Gli investitori hanno posto la condizione di sostanziale pareggio del bilancio a fine giugno per entrare a fr parte del capitale.

Le parti sociali si sono dette aperte a valutare la possibilità di uscite volontarie e incentivate, specialmente di coloro che possono agganciarsi alla pensione. Dall’incontro è emersa la volontà (una volta che verranno accertate le risorse disponibili per accompagnare le uscite) di provare a intraprendere la strada dell’accordo quadro nazionale su pensionamenti e uscite su base volontaria con anche l’apporto attivo del mise (che ha accordato l’impegno a porsi come facilitatore dell’accordo).
L’assessore regionale allo sviluppo economico, Michele Fioroni che, ha dichiarato che la Regione è disponibile a mettere a disposizione i propri strumenti per salvaguardare i lavoratori di Sangemini e Amerino.

Per quanto riguarda i sindacati, hanno ribadito che ” prima di parlare di numeri è necessario avere chiaro il percorso e la strategia di rilancio del gruppo, che passa ovviamente attraverso le specificità di tutti i marchi territoriali. Si chiede, dunque, chiarezza su programmazione della stagione corrente, data la necessità di una strategia commerciale che aumenti le vendite e i volumi”.