In Umbria movimento turistico pasquale soddisfacente, ma sono mancati gli stranieri

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Giorgio Mencaroni

“Siamo moderatamente soddisfatti tenendo conto che la pandemia non è ancora cessata e della guerra in Ucraina” . Il Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Girgio Mencaroni, traccia un primo bilancio dell’andamento turistico nel periodo pasquale. “Buono il tasso di occupazione delle camere, in media tra il 62% e il 65%, ma solo per due giorni mentre nel pre-pandemia avveniva per tre giorni. Duro colpo sugli albergatori dal caro energia, bene le campagne promozionali della Regione, che ripartiranno a maggio. Tutti insieme (Regione, Camera di Commercio, Anci, Associazioni di categoria) stiamo lavorando a un DMO (Destination Management Organization) regionale per far emergere sempre più il brand Umbria sui mercati internazionali”. (

La questione, evidenzia Mencaroni, è della tipologia del turismo: “che è stato quasi esclusivamente italiano. La clientela straniera che prima arrivava per Pasqua si è vista solo in minima parte e questa rappresenta un’assenza rilevante”.

Il Presidente della Camera di commercio dell’Umbria si sofferma poi sul forte aumento dei prezzi dell’energia: “Un albergo – afferma – è aperto 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno e la spesa per l’energia è una componente rilevanti dei costi d’esercizio. Ora ci sarà un momento di tregua, ma a breve bisognerà attivare i condizionatori e le spese per l’energia per gli albergatori saliranno di nuovo alle stelle”.

Promossa, infine, la campagna promozionale della Regione: “Le campagne promozionali messe in campo dalla Regione – osserva Mencaroni – sono state valide e i risultati indubbiamente si sono visti. La Regione ripartirà con nuove promozioni dalla metà di maggio per quanto riguarda la promozione estiva e quella autunnale e anche noi come Camera di Commercio dell’Umbria stiamo facendo la nostra parte. Proprio nei giorni scorso abbiamo avuto un incontro per istituire un Dmo regionale (Destination management organization) collaborando con Regione, Anci (Associazione nazionale comuni d’Italia) e Associazioni di categoria. Siamo tutti coinvolti perché il brand Umbria possa emergere sempre più e avere crescente successo sui mercati internazionali”.