Il mercato immobiliare in Umbria tiene anche in tempo di pandemia

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I riflessi della pandemia sul mercato immobiliare si sono fatti sentire, nel 2020, con una flessione delle compravendite nel settore residenziale di circa l’8% in Italia. Meno pesante è stato il calo in Umbria che col suo 5% è una delle meno peggio in Italia. Meglio che in Umbria, infatti, le cose sono andate nelle Marche (meno 2%) e in Abruzzo (meno 4,7%).

I dati sono contenuti nel  Rapporto immobiliare 2021 dell’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. Nel 2020, il numero delle transazioni residenziali in Umbria è stato di 7.340 unità: ogni giorno sono passate di mano oltre 20 unità abitative. Il fatturato stimato sfiora il miliardo di euro (931 milioni), con una media di 126.748 euro per singola compravendita. I mutui sono stati utilizzati per il 47% degli acquisti, con una durata media di 23 anni e rata di importo medio mensile di 450 euro.

Si  può nel complesso parlare “di tenuta del comparto immobiliare – dice Mauro Cavadenti Gasperetti, componente del Comitato per la Vigilanza della Borsa Immobiliare della Camera di Commercio dell’Umbria- Nonostante nel 2020 la pandemia abbia bloccato totalmente l’attività per due mesi. E senza dimenticare che nella nostra regione ricadono 15 comuni terremotati, dove il mercato immobiliare è praticamente fermo. Inoltre nel 2020 non si sono ancora dispiegati gli effetti positivi dovuti alle ristrutturazioni del superbonus 110%.”

La casa rimane per gli umbri un investimento primario e questo la Borsa Immobiliare dell’Umbria lo aveva evidenziato già ad ottobre dello scorso anno grazie alle rilevazioni degli agenti immobiliari accreditati che, essendo quotidianamente a stretto contatto con acquirenti e venditori, hanno avuto la percezione in tempo reale dell’andamento del mercato.

“Il momento per il settore delle abitazioni è positivo e molte sono le opportunità – continua Cavadenti Gasperetti –  Dai bonus ristrutturazioni, alle agevolazioni che riguardano i giovani. Il Decreto Sostegni, infatti, prevede la possibilità per gli under 36 di comprare una casa con l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale, un credito d’imposta per gli acquisti assoggettati ad IVA e la cancellazione dell’imposta sostitutiva per i mutui. Per i meno abbienti invece la garanzia bancaria sarà pari all’80%n ulteriore incentivo che ha mosso immediatamente le richieste di acquisto”.

P er gli appassionati di percentuali questi i dati degi immobili venduti nel 2020 rispetto al 2019 regione per regione: Umbria, come detto – 5% e poi, Marche – 2%, Abruzzo – 4,70% , Friuli Venezia Giulia – 5,10%, Emilia Romagna – 5,80%, Molise – 5,80%, Piemonte- 5,90% , Veneto -7,00% , Puglia -7,60%, Lombardia -7,90% , Valle d’Aosta – 8,00% , Lazio -8,40% , Sardegna-8,40% , Toscana -8,40%, Liguria -9,20%, Calabria -9,40% , Sicilia -9,50%, Campania -11,20%, Basilicata -13,40%.