Il Comune e il festival delle luminarie: In secondo piano la “cassa” all’Ast mentre le periferie restano al buio

Mostrano sorpresa i consiglieri comunale del Pd (i due “reduci” Francesco Flipponi e Tiziana De Angelis – che, evidenziando la loro preoccupazione per una fermata non programmata all’Ast con conseguente cassa integrazione per gli operai, il Comune di Terni sia completamente disattento sulla questione. Una questione che preoccupa anche i lavoratori e i sindacati che hanno proclamato lo sciopero per lunedì e venerdì della prossima settimana.

 Il sindaco Latini, soddisfatto per l’acquisto in maggioranza della consigliera Braghiroli, l’ha già detto chiaro e tondo: che può fare il Comune per chi lavora alle acciaierie? Gratta gratta qualcuno forse lo saprà pure, basterebbe darsi un po’ da fare. Ma sembra meglio come dicono ironicamente Filipponi e De Angelis “impegnare la quasi totalità del tempo e delle sedute del consiglio comunale e della sua attività amministrativa su questioni veramente fondamentali per la città ovvero gli addobbi natalizi o i provvedimenti contro i mendicanti con la modifica del regolamento di polizia urbana”. Anche questi sono problemi, si dà fondo ad ogni energia perché il Natale di Terni sia luminoso il più possibile, tanti che persino Palazzo Spada è addobbato con le luminarie e la cosa – per la verità – non s’era mai vista.

Il problema, però, sembra che ci si interessi solo del centro cittadino. Almeno stando alle critiche che  su questo fronte avanza Alessandro Gentiletti, consigliere di “Senso Civico” il quale mette in evidenza che quando è Natale è Natale per tutti, invece   “L’amministrazione comunale  ha  ignorato le periferie – dice Gentiletti – La realizzazione di addobbi natalizi sfarzosi soltanto nel centro dimostra che a questa amministrazione non interessa dare risposte concrete di ampio respiro, realmente incisive, ma soltanto apparire e farlo al centro della città. Le periferie continuano ad essere abbandonate a sé stesse – continua Gentiletti – trascurate, prive di attenzione. I problemi insoluti da anni in questo ultimo anno e mezzo sono aumentati, nell’assoluta trascuratezza di chi amministra e governa, impegnato a mostrarsi grande soltanto in occasione delle campagne elettorali e per lo più con spot o provvedimenti di ordinaria amministrazione, che mancano di qualsiasi visione e spesso sono dettati da ideologie e strumentalizzazioni”. E così si va avanti. Il Pd sollecita l’amministrazione a “tutelare i lavoratori con iniziative concrete, che in diciotto mesi non si sono assolutamente viste. Sottolineiamo nuovamente la necessità di una rinnovata sinergia con il mondo dell’industria ad iniziare dalle Acciaierie, in tempi più stringenti, che possa condurre a nuovi progetti per la città nell’ottica della riduzione delle emissioni, indirizzando il sistema economico e produttivo verso un modello di crescita sostenibile. Il sindaco, la giunta, la Lega, si attivino affinché i lavoratori dell’acciaieria finiti oggi in cassa integrazione ordinaria non debbano subire nel prossimo futuro nuove penalizzazioni”.