I ternani? Sono di meno, più anziani e il 40% delle famiglie è di una sola persona

Terni tetti ternani
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Terni non fa eccezione: calo demografico ed invecchiamento della popolazione. Sono diminuiti di circa 800 unità i ternani tra il 2015 ed il 2018: da 111.501 a 110.749. Il dato è più rilevante se il riferimento si fa con 2010 quando erano 113.324, quindi oltre 2.500 in più rispetto al 2018. Di meno e più vecchi, come nel resto del Paese: l’indice di vecchiaia, il rapporto tra gli ultrasessantacinquenni e i ragazzi tra 0 e 14 anni a Terni è salito nel 2018 a 226,9: nel 2015 era 214,9; nel 2010 202,0; il 26,5% dei ternani ha 65 anni e più,l’11,7% è compreso nella fascia 0-14 anni. Sono questi i dati che dovrebbero far riflettere. Pochi nati, 687 nel 2018, 1325 morti.Il 38% delle famiglie è composto di una sola persona (il dato era del 20% nel 1986).

Sono stati resi noti dai Servizi Statistici del Comune che spaziano oltre che sulla situazione demografica anche sui quella socio-economia. E così si apprende che al primo gennaio 2019 le imprese attive sono  8.324. Il saldo tra iscrizioni e cessazioni è positivo: +143 unità.  Il commercio è il settore più consistente, conta 2.847 imprese attive ma è anche quello nell’ultimo periodo ha perso di più. Nel corso del 2018 il saldo negativo è  meno 62. Altro settore che nel corso del 2018 ha avuto risultati negativi è quello dei servizi ricettivi e della ristorazione: – 21. Nelle costruzioni torna a registrarsi un saldo positivo seppure di poco (+3). Buona performance per le imprese appartenenti al settore del noleggio, agenzie di viaggio servizi ecc. con 38 iscrizioni.

Occupazione. Analogamente con quanto accaduto nel resto del Paese, nel 2018 la disoccupazione risulta in calo. Il tasso di disoccupazione medio annuo si attesta all’9,8%, valore inferiore di ben 2 punti percentuali rispetto all’11,7% registrato nel 2017. La lettura di questo dato però non necessariamente è positiva in quanto, considerato che il numero di occupati si è mantenuto pressoché stabile rispetto all’anno precedente, il calo dei disoccupati fa ipotizzare che il differenziale sia andato a determinare la crescita registrata nel numero degli “inattivi” ovvero che siano usciti dal mercato del lavoro rinunciando del tutto a cercare attivamente un’occupazione.  A Terni tra la popolazione in età 15-64 la quota di inattivi è pari al 33,7%.  La differenza di genere tra la popolazione che cerca attivamente lavoro è particolarmente evidente a Terni rispetto al dato nazionale. La media 2018 mostra per i maschi un tasso di disoccupazione all’ 8% e per le femmine pari al 12%, entrambi comunque più bassi rispetto allo scorso anno.   Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, rimane sempre molto alta e si attesta a 40,9% per gli appartenenti alla classe d’età 15-24 e scende poi al 16,8 per la classe d’età 25-34. La quota di disoccupati tra gli adulti over 35enni è pari a 6,4% valore

Più dichiarazioni Irpef. I dati fanno rilevare che a livello comunale il numero dei dichiaranti è tendenzialmente in aumento. Risultano essere 77.474 e il reddito medio dichiarato ammonta a €.20.621,34 leggermente in calo (-1,1). Il reddito medio dei ternani è in linea con quello nazionale e superiore a quello dei contribuenti del resto della Regione.

In auto o in moto. A Terni circolano 73.132 autovetture e 14.159 motocicli ovvero in termini percentuali:  66 autovetture e 13 motocicli ogni 100 residenti. Il numero di motocicli è costantemente cresciuto nel tempo e dagli inizi del secolo è raddoppiato.
Interessante, ai fini del monitoraggio dell’inquinamento, il dato sulla tipologia di emissione: il 33% delle autovetture circolanti, quindi una su tre è Euro 5 e Euro 6, quindi appartenente alla categoria meno inquinante. Le euro 4 auto che hanno ormai circa 15 anni sono la categoria più  numerosa (poco meno di 22mila). Altamente inquinanti sono invece quel 10% di autovetture ( circa 7.000) ancora in circolazione sulle strade cittadine, che risalgono ai primi anni 90 che non hanno particolari filtri per contrastare le emissioni.

Femmina e di nome Sofia.  Se in passato i nomi più scelti dai genitori, rimanevano sempre gli stessi per anni, ora cambiano in modo molto repentino e nomi che appena l’anno prima occupavano i primi posti della classifica, l’anno successivo non si posizionano neppure tra i primi 10.  Nei nati nel corso del 2018, per le bambine il primato di nome più usato spetta come l’anno passato a Sofia. Seguono Ludovica, Anna e Aurora. Per i neonati maschi si prediligono nomi più classici anche se differenti rispetto allo scorso anno. Al primo posto troviamo Edoardo seguito a poca distanza da Lorenzo, Filippo e Alessandro tutti presenti già da diversi anni nella top teen cittadina. Una curiosità: Mattia e Francesco ai primi posti nel 2017 non compaiono quest’anno in classifica.
Il nome Sofia è un nome molto comune anche per le bambine straniere e compare anche nelle varianti Sophia, Sophie o insieme ad altri nomi: Sofia Elena, Gaia Sofia, Elena Sofia.
Considerando tutti i residenti Francesco e Maria mantengono ancora il primato di nomi più presenti, anche se il numero assoluto sta diminuendo. Seguono Marco e Andrea e Francesca e Anna.
Curiosità. La via più popolosa a Terni  rimane via XX Settembre, con 1.955 residenti, si contende il primato con la vicina via Filippo Turati che ne conta 1.900. La via con più alta percentuale di anziani è via Rossini nella quale un residente su 4 ha più di 75 anni,  mentre quella più giovane è via del Rivo dove il 18% di residenti ha meno di 14 anni.