Governo e crisi: come la metti, la metti male

L’OPINIONE –

di PAOLO ANGELETTI*

Non è normale (forse non è nemmeno opportuno) che un consigliere comunale entri  nei temi di rilevanza nazionale ed esprima la sua opinione sulla difficile crisi di governo. Ma non posso farne a meno. Visto che tutti si scatenano su Facebook, io, che non amo molto i social network (o, come preferisce dire Augias, le reti sociali), provo ad esporre le mie idee sui media (o mezzi di informazione).

Dunque, la crisi di governo è in atto. Non voglio parlare delle cause, le colpe, le ritorsioni, mi interessa solo il futuro. Veramente non molto roseo. Abbiamo una serie di forche caudine da superare, l’aumento dell’IVA, la legge di stabilità, gli obblighi (stavolta giusti) dell’Europa, ecc.. Non sono cose di poco conto, visto che avranno come conseguenza aumenti dei prezzi, arresto della produzione, perdita di valore dei nostri titoli (lo spread di questi giorni è solo l’inizio…), aumento conseguente delle imposte, ecc..

Tutti attendono con trepidazione le decisioni del Presidente Mattarella. E’ chiaro che proverà ad evitare una nuova tornata elettorale, con alcuni mandati.

Le alternative sono, prima di tutto un mandato alle forze che attualmente potrebbero costruire una maggioranza. Ma con poche speranze perché i rapporti numerici parlamentari sono gli stessi del precedente inizio di governo (poco più di un anno fa). La Lega con i gruppi di destra (Forza Italia e Fratelli d’Italia) non ce la fa. Il Movimento 5 Stelle ce la farebbe, con il Partito Democratico, ma non credo che ci sia la volontà di seguire questa strada. Altre opzioni sarebbero possibili, ma “fantapolitiche”, anche per i tempi molto stretti.

Allora un governo tecnico temporaneo ? Tutti rabbrividiscono, ricordando il governo guidato da Monti (comunque ricordiamoci che ha risolto diversi problemi, anche se in maniera un po’ dolorosa…). Oggi chi potrebbe essere scelto per tentare una strada del genere ? Un nome eccellente sarebbe Draghi, che, oltretutto, sarebbe ben visto dall’Europa, dai mercati finanziari e dal mondo industriale. Ma dubito che accetterebbe. E, comunque, sarebbe una soluzione temporanea, magari per dilazionare le elezioni.

Allora si va alle elezioni, subito.

Il risultato è scontato e modificherebbe tutti gli scenari. La Lega diventerebbe il primo partito e riuscirebbe a governare con il (debole) appoggio di Forza Italia e il (forte) appoggio di Fratelli d’Italia.

Ma le conseguenze di tutta questa crisi sarebbe, comunque, quasi inevitabilmente, aumento dell’IVA, crescita dei prezzi, rapporti deteriorati con l’Europa (Salvini non è molto amato negli organi istituzionali dell’Unione Europea), ripresa produttiva difficile.

Purtroppo una crisi di governo non giova molto agli Italiani, anzi è quanto di più deleterio si possa immaginare. Con la conseguenza, quasi inevitabile, di uno strapotere della Lega, che, personalmente e come rappresentante del mio gruppo, non approvo e non approverò mai.

Nonostante tutto, viva l’Italia !

*Cons.Comunale “Terni Immagina”