L’occasione è stata la ventunesima edizione della “Borsa mediterranea di turismo archeologico” in corso a Paestum, dove la Villa dei Mosaici e il Germanico sono stati posti al centro dell’interesse.
“Siamo qui – ha spiegato il vicepresidente della giunta regionale e assessore al turismo Fabio Paparelli – per rafforzare ulteriormente l’idea che il ‘cuore verde d’Italia’ è un territorio pieno di preziose testimonianze della nostra storia, capace di aumentare l’offerta turistica”. All’incontro dedicato a “Villa Mosaici di Spello e il Germanico di Amelia: straordinarie testimonianze dell’Umbria romana” organizzato nell’ambito della XXI edizione della Borsa hanno partecipato anche i sindaci di Spello e Amelia, Moreno Landrini e Laura Pernazza, e Marcello Barbanera, professore di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana all’Università La Sapienza di Roma. “L’attenzione che negli ultimi anni si pone sul turismo archeologico – ha detto Paparelli – è il frutto di un interesse che contribuisce ad una crescita intelligente e sostenibile del territorio e che trova nel soddisfacimento di un bisogno di conoscenza la giusta motivazione per intraprendere un viaggio il cui obiettivo è quello di approfondire la storia, l’identità, lo stile di vita di un determinato luogo”.