Ferentillo: si riapre il processo di beatificazione di padre Francesco

Feerentillo precetto chiesa santa stefano

A Ferentillo stavolta ci contano: è la quarta volta che viene avviato l’iter per la beatificazione del venerabile Padre Francesco Romanelli da Precetto, predicatore dei Frati Minori Cappuccini nato a Ferentillo il 27 febbraio del 1564 e morto il 6 gennaio del 1645 presso il Convento di Santa Illuminata.

Nuova documentazione cercata e trovata presso l’Archivio dei Frati Minori Cappuccini dell’Umbria ha reso possibile la riapertura del processo di beatificazione e allo stesso tempo sono stati riportati alla luce tutti gli oggetti appartenuti al frate e conservati nei secoli. A Ferentillo la popolazione ricorda con amore il suo Francesco, in particolare il miracolo della tramutazione delle pietre in pane e l’attraversamento sulle acque del lago di Piediluco. Il processo di beatificazione fu avviato per la prima volta  nel XVII secolo, quindi una seconda nel XVIII. Si riprovò al tempo di Pio IX, come ricordato da alcuni santini che a Ferentillo qualcuno custodisce gelosamente.

Nell’anno 2019 è iniziato il quarto tentativo. Alla messa dell’Epifania del 2019 che fu celebrata in suffragio del venerabile Francesco ad iniziativa del parroco don Rinaldo, del sindaco di allora, Paolo Silveri, della Pro Loco di Ferentillo. Concelebrante fu il provinciale dei frati minori Cappuccini dell’Umbria, padre Matteo Siro.

In questi giorni, alla chiesa di Santo Stefano a Precetto ha avuto luogo la ricognizione delle spoglie di Padre Francesco. alla presenza dell’Arcivescovo di Spoleto e Norcia – della cui diocesi fa parte Ferentillo – , monsignor Renato Boccardo , accompagnato dal cancelliere della Curia spoletina, monsignor Giampiero Ceccarelli , il provinciale dei Cappuccini dell’Umbria, Padre Matteo Siro , il parroco di Ferentillo, don Rinaldo Cesarini. Le reliquie del frate, dopo accurata ispezione, sono state catalogate e rimesse in un’altra urna, chiusa con sigillo dell’Arcivescovo Boccardo e del Cappuccino Padre Siro.

L’urna verrà successivamente esposta ai fedeli e si sta pensando ad un più complesso reliquiario in cui esporre anche gli oggetti di vita quotidiana del Venerabile. Nei prossimi mesi si avranno ulteriori notizie sul proseguimento dell’attività di beatificazione ed in attesa dell’atto finale la popolazione continuerà a riscoprire la vita di questo suo santo antenato e a celebrarne le sue opere miracolose