Foligno, teatro-concerto per celebrare Farinelli

Foligno amici della musica
Farinelli

Ancora insieme Amici della Musica di Foligno e Segni Barocchi Festival per il secondo concerto-racconto che vedrà il prezioso Oratorio del Crocifisso accogliere un’altra prima esecuzione assoluta.In programma sabato 21 settembre, ore 21, “La voce perduta. Vita e canto di Carlo Broschi Farinelli”, è una pièce lirico teatrale all’insegna della meraviglia barocca, commissionata e prodotta dall’Associazione musicale folignate. Un’opera di grande fascino a firma Sandro Cappelletto ,autore nel 1996 della prima grande monografia italiana proprio su Farinelli, “La voce perduta”, da cui il titolo dello spettacolo.

Cappelletto, storico della musica, scrittore e giornalista, sarà per l’occasione anche voce narrante in scena, insieme al sublime canto del controtenore Antonio Giovannini , celebre “falsettista” dei nostri giorni, e al pianista Fabio Ciofini , tra i massimi esperti e interpreti italiani di musica antica, che suonerà un bellissimo clavicembalo tedesco copia Mietke. Con loro, canto, parole e musica intesseranno il racconto che celebrerà il più grande “evirato cantore” del Settecento (e di tutti i tempi). Leggendario già fra i contemporanei, amato da regine e imperatori, oggi figura dai tanti risvolti non solo artistici: “Farinelli – angelo più che uomo reale, vittima della brutale pratica della castrazione che è mutilazione dell’anima prima che del corpo – fu consacrato al mondo come divinità. La figura di Farinelli nel segno del Barocco più sfrenato assume una forte valenza metaforica, diventa passaggio dallo stadio umano a quello sovrumano di una iniziatica sublimazione spirituale.”
Nel programma della serata brani di Vivaldi, Broschi, Hasse, Giacomelli, Haendel, Mozart, Scarlatti si uniranno alla narrazione della vita di Farinelli, ormai anziano, nel tempo sospeso del concerto: «Una sera a Londra, una signora non sa resistere: “One God, one Farinelli!”, grida, come in estasi, dal suo palco in teatro. Un solo Dio, un solo Farinelli.

Domenico Mustafà
Domenico Mustafà

Una storia, quella di Farinelli, che ha molti punti di contatto con quella di un celebre soprano umbro, l’ultima grande voce bianca: Domenico Mustafà. Nato a Sellano e scomparso nel 1912 a Montefalco, dove ha vissuto gli ultimi anni di una vita amara seppur ricca di soddisfazioni professionali. Mustafà fu, al pari di Farinelli, conteso dalle corti europee e dalle donne, diventando alla metà del XIX secolo direttore della Pontificia Cappella Sistina. Per circa trent’anni fu dominatore ed ispiratore della cultura musicale romana.