Festa della promessa a San Valentino: l’amore più forte dell’incertezza del futuro

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Una cerimonia che suggella ancora di più il legame tra san Valentino e i fidanzati che diranno il loro “sì” entro l’anno, la festa della promessa dei fidanzati, tenutasi il 17 febbraio, nel quadro delle manifestazione religiose per la festa di San Valentino, patrono di Terni e degli innamorati. “Un Santo che parla di amore fedele e paziente, un amore attento, generoso e rispettoso che è patrono dell’amore sponsale e della famiglia cristiana, fondata sul sacramento del matrimonio”, afferma la Diocesi di Terni nell’illustrare il significato della Festa della Promessa. Oltre ai tanti ternani, nutrita è stata la presenza di coppie provenienti da ogni parte d’Italia: Reggio Calabria, Reggio Emilia, L’Aquila, Napoli, Pescara, Torino, Rieti, Roma e provincia, Viterbo, Perugia, Verona dalla Puglia, Campania, Toscana.
Belle e particolari le storie delle tantissime coppie, più o meno giovani, che sentono di legare la loro promessa di amore a san Valentino, e particolare il fatto che molti uomini abbiano preso l’iniziativa di partecipare per fare una sorpresa e un regalo alla propria compagna.
“Oggi celebriamo la festa della promessa, festa degli innamorati, festa di coloro che stanno per “compromettersi” in un progetto di vita, definitivo, totale, senza riserve, per sempre – ha affermato tra l’altro nella sua omelia il vescovo di Terni Giuseppe Piemontese – Davanti alla tomba di san Valentino, la vostra storia oggi acquista profumo di primavera, chiarezza di motivazioni, orientamento definito, ricchezza di grazia, garanzia di riuscita, promessa di accompagnamento. Siete qui per una promessa di amore. Avete voluto che tra di voi ci fosse Gesù e San Valentino, patrono degli innamorati. Certo, nel vostro cuore, insieme all’entusiasmo e allo slancio amoroso, vi sono anche titubanze, incertezze, dubbi, paure”, ha aggiunto il vescovo.

Dubbi e paure che, secondo le rilevazione degli esperti, sono per lo più legate ad una situazione economica incerta a livello personale di coppia. Non a caso i dati rilevati negli ultimi anni parlano di “Forte calo dei matrimoni” secondo i dati Istat nell’ultimo report sulla popolazione residente per stato civile in Italia: tra i 25 e i 34 anni non sono ancora sposati l’81% degli uomini e il 65% delle donne. Il confronto tra i dati appena pubblicati e quelli del censimento del 1991 mette in evidenza profondi cambiamenti: sono oltre 3 milioni i coniugati in meno a vantaggio di un corrispettivo aumento di celibi e nubili”.