Festa della Liberazione in tono minore a Terni: colpa solo del Covid-19?

Il Pd al sindaco e alla Presidente umbra: “Mai sentito parlare di fascismo e Resistenza?”

Terni, piazza della Repubblica: La lapide che ricorda i partigiani caduti

Cerimonia in tono minore per colpa del Covid-19: sono sconsigliati assembramenti e quindi per il 25 Aprile, Festa della Liberazione non si è potuti andare oltre la semplice deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti. Cerano il Sindaco di Terni Leonardo Latini, la comandante dei vigili urbani, una rappresentante dell’Anpi, l’associazione dei partigiani. Tutto fatto senza tanto clamore. Un po’ più clima da festa del IV Novembre che del 25 Aprile, quando di solito il corteo che quest’anno non si è fatto, sempre per l’emergena Covid-19, sostava davanti alla lapide di piazza della Repubblica che ricorda i partigiani morti nella lotta contro il nazifascismo, e da quando è stato realizzato al monumento dedicato ai partigiani collocato su una rotonda di via Guglielmi.

Alessandro Gentiletti

Nemmeno sul sito ufficiale del Comune si fa un minimo di resoconto, eppure di solito si registra una perfetta puntualità come quando l’altro giorno ha informato puntualmente della presenza del sindaco ad un convegno organizzato per la Giornata mondiale della Terra. Sul sito comunale, comunque, del 25 Aprile di parla attraverso un intervento di Alessandro Gentiletti, il consigliere comunale di Senso Civico che, unico tra i consiglieri di area centrosinistra, ha diffuso una sua dichiarazione: “Voglio augurare a tutti noi Ternani buon 25 Aprile, buona festa della Liberazione – dice – È una data che rappresenta i valori di libertà e democrazia che non hanno alcuna connotazione di parte ma sono l’acqua vitale della Repubblica Italiana, quella che consente ad ognuno di noi di esprimere le proprie idee e di vivere in maniera dignitosa. Una Repubblica che non rinuncia alle libertà individuali e al rispetto e alla cura della persona anche in frangenti drammatici come quelli che stiamo vivendo per l’emergenza Covid 19”, Gentiletti, aggiunge il suo augurio “anche a quei pochi che non si riconoscono in questa Festa perché oggi possono esprimere le loro posizioni grazie al sacrificio di chi ha lottato contro il mostro nazifascista. Il ringraziamento va agli angloamericani, ai partigiani italiani che hanno saputo fare una scelta precisa, tra la democrazia e la dittatura.  Chi è morto per la libertà di tutti noi ha un merito speciale, ha il merito dell’altruismo e di aver dato all’Italia dignità e rispetto. Appena sarà possibile sarà mia cura depositare –  insieme ai ragazzi e alle ragazze che animano l’attività politica e civica del nostro movimento – un fiore sulle tombe di alcuni partigiani ternani”.

Meno diplomatico il Pd ternano: “Rispetto alla giornata del 25 Aprile e della Liberazione purtroppo riscontriamo ancora delle timidezze da parte destre italiane. Se qualche flebile passo in avanti è stato compiuto anche per dovere istituzionale, negli interventi della Presidente della Regione Umbria e del Sindaco di Terni abbiamo constatato una totale omissione della memoria storica. La festa del 25 Aprile è narrata come una generica festa della libertà, senza minimamente citare le dinamiche di causa/effetto degli eventi storici”, recita una nota del Coordinamento comunale di Terni del Pd. “Negli interventi della Tesei e di Latini vengono omesse totalmente le parole “fascismo” e “Resistenza” come se il 25 aprile sia un avvenimento generatosi per caso o partorito dal nulla. L’auspicio è quello che anche le destre italiane riescano finalmente a disancorarsi da pagine oscure e buie della nostra storia nazionale, concependo totalmente e in pieno lo spirito repubblicano di libertà sancito dalla Resistenza anti-fascista e dalla Costituzione”.