Oggi, più che le “merangole ternane”, conosciute sono le melangole di Ferentillo che nel piccolo comune della Valnerina sono state, intelligentemente, valorizzate fino a diventare una risorsa, come nel XVII secolo lo furono per i possidenti ternani. L’albero delle melangole,ovviamente il melangolo, è stato iscritto nel “registro delle risorse genetiche dell’Umbria di Interesse agrario” e quindi tutelato dalla Regione.
“Questo grande risultato – informa l’Ufficio turistico di ferentillo – è stato raggiunto grazie al fondamentale lavoro del 3A – Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria che da sempre ha sostenuto l’eccezionale valore di questo frutto antico e il suo inestimabile potenziale per lo sviluppo economico agroalimentare. Per festeggiare questo importante traguardo è stato organizzato un convegno a Ferentillo, che si terrà sabato 26 gennaio alle 16, per continuare a parlarne e soprattutto continuare a ricercare le incredibili proprietà che fino ad ora hanno portato la melangola ad essere un vettore di sviluppo agroalimentare di notevole portata. Alla conferenza, organizzata dall’Azienda Agrituristica “La Drupa” e dalla Pro Loco di Ferentillo, parteciperanno diversi relatori fra cui Mauro Gramaccia per il “3A – Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria”, Roberto Mariotti del “Consiglio Nazionale Ricerche – Institute of Biosciences and Bioresurces of Perugia”, Enrico Maccaglia, coautore del Volume “L’occhio ammira e resta incantato. Dialoghi di un viaggio alla ricerca della merangola nella storia e nel territorio ternano”, Enrico Bini il Presidente C.I.A.V. – Centro Iniziative Ambiente Valnerina, Giorgio Filippi (Business Development Consultant), Paolo Silveri (Sindaco del Comune di Ferentillo) ed infine Aurella Alpini dell’Azienda Agrituristica “La Drupa” di Ferentillo.