Fabbrica d’Armi: stallo insostenibile, sindacati pronti alla mobilitazione

La Fabbrica d’armi di Terni

Una situazione di stallo sconcertante quella della fabbrica d’armi di Terni. Che è stata illustrata al comandante logistico dell’Esercito Italiano generale Francesco Paolo Figliuolo che, in visita al Pmal di Terni, ha incontrato le organizzazione sindacali e le Rsu. Il rischio –è stato sottolineato – è che, dopo anni “di inutili attese e vane promesse, il Pmal nel giro di meno di due anni sprofondi in un forse irreparabile collasso produttivo e occupazionale”.

“Già oggi – hanno specificato i sindacati – il Pmal è costretto a rinunciare a importanti commesse di lavoro (Arma dei Carabinieri) a seguito della gravissima carenza di personale valutabile fin da ora in oltre cento persone”. Servirebbero almeno duecento occupati in più per il triennio 2020-2022. Invece il timore di Rsu, e sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil paventano “l’esistenza di programmi di esternalizzazione e frammentazione dell’attività istituzionale”.  

Si chiedono perciò risposte concrete e rapide su sblocco del turnover e avvio dei bandi di concorso per il personale civile in deroga alla legge 244/12; riapertura delle ex scuole allievi operai e assunzioni a tempo determinato al fine di superare il gap generazionale e consentire la trasmissione delle conoscenze; ricerca e consolidamento delle commesse di lavoro a favore dell’Esercito e delle altre FF.AA. e Corpi armati dello Stato; investimenti nella manutenzione e ammodernamento degli impianti e attrezzature; riqualificazione del personale militare in F.V. verso profili tecnici da impiegare nei reparti produttivi.

“In mancanza di tutto ciò – è stato ufficialmente comunicato – le organizzazione sindacali  saranno costrette ad interrompere le relazioni sindacali e mettere in atto tutte le azioni di mobilitazione del personale che riterranno necessarie a tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori e a garanzia della capacità produttiva della realtà industriale pubblica più importante del territorio”.