Ex Centrale Umbra: l’occasione di riaprire i cantieri sulla Terni-Cesi

Borgo Rivo, una delle fermate della Terni Cesi

Sarà la volta buona? Secondo Enrico Melasecche, assessore regionale ai trasporti e infrastrutture sembra di sì. “Saranno finalmente sbloccati 24 milioni di euro, da anni non disponibili a causa della mancata rendicontazione, che serviranno per l’avanzamento dei lavori nei cantieri della Ferrovia centrale umbra, da Sant’Anna-Ponte San Giovanni a Cesi-Terni”, fa sapere.

Non pare che tutto sarà bell’e fatto domani, ma almeno qualcosa si muove e già è una grande notizia soprattutto per quel tratto della Fcu, definita fascinosamente “metropolitana di superficie Cesi-Terni”. La storia che la riguarda è lunga più di quarant’anni, nel corso dei quali si è assistito ad un inghiottimento di miliardi di lire, allo stravolgimento delle zone di Campitello e Borgo Rivo tagliate in due da lavori faraonici che ne terremotarono lo schema viario, con stazioni mai utilizzate, spesso non funzionali, monumenti all’inefficienza assaliti e – forse pudicamente – da rovi. Ovviamente la tratta Terni-Cesi dell’ex Centrale umbra che prima funzionava in maniera non sodisfacente, da quando è diventata metropolitana di superficie non funziona più per niente.

Melasecche, stando alle specificazioni tortuose di una nota della Regione, ha messo le mani in cassetti ingarbugliati ed ha trovato la maniera di ripescare 24 milioni di euro di finanziamenti “congelati da anni”. Si chiamano in causa diverse norme che consentivano (e consentono) alla Regione di entrare in possesso di fondi in varie tranches per lavori come quelli riguardanti la Fcu, ma che devono ottenere il placet di un “Comitato di verifica e monitoraggio” il quale – riferisce l’assessore – non è stato più convocato dal 2008”. Invece, nella seconda metà di aprile i suoi componenti (due rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e trasporti, due del Ministero dell’economia e due della Regione Umbria) saranno convocati, in una riunione che è il primo passo verso lo sblocco di quei 24 milioni di euro “Senza i quali – conclude Melasecche – si fermerebbe il cantiere cittadino di Perugia e non ripartirebbe quello di Terni. E’ invece intenzione della giunta regionale portare a conclusione entrambi”.