Emergenza Covid, giunta Tesei bocciata in geografia per colpa di Bertolaso

coletto ex milizia
Tesei Bertolaso
La Presidente Tesei e il consulente Bertolaso

di GIOCONDO TALAMONTI*

Probabilmente la Giunta Tesei della Regione Umbria ha idee confuse in tema di geografia. Anzi, sicuramente. È una caratteristica di questa destra. Era successo anche alla candidata salviniana alla presidenza dell’Emilia-Romagna che aveva fissato i confini regionali con il Trentino. Perché, se così non fosse, allestire un modulo di terapia intensiva nelle Marche, precisamente presso il nuovo Ospedale Covid di Civitanova, realizzato recentemente per volontà di Guido Bertolaso, attuale consulente della presidentessa, non troverebbe giustificazione. Può anche essere che nella nostra regione, notoriamente piccolina, non si trovasse la disponibilità di qualche metro quadrato su cui montare un ospedale da campo.

Una scelta che non sta in piedi, da qualunque parte si cerchi di trovargli equilibrio. Spendere soldi degli umbri per allestire una struttura a più di 150 km dai confini regionali in un’area che ci è anche distante per affinità storica, oltre che logistica, rientra nelle stravaganze di chi crede che scelte originali siano la soluzione dei problemi, ignorando la praticità e la concretezza. Nella costruenda struttura saranno disponibili solo 14 posti letto e la parte di ospedale da campo riservata ai nostri, con oneri a carico della Regione Umbria, funzionerà con personale sanitario sottratto al contingente regionale. Non bastava la ridda di scienziati pazzi che ha infestato il web con idee che fanno a cazzotti l’una con l’altra, ci mancavano gli esperti organizzativi, i praticoni dell’emergenza a inventarsi misure sanitarie uniche. Al riguardo, Il Fatto Quotidiano del 19 novembre 2020 riporta: “…Il ricorso alla struttura “provvisoria” marchigiana, costata 18 milioni di euro e voluta in primavera proprio dall’ex capo della Protezione civile (già in carica con lo stesso ruolo di consulente nelle Marche…) si sarebbe reso “necessario” anche per i continui intoppi e ritardi sulla realizzazione dell’ospedale da campo di Bastia Umbra (4,5 milioni per 12 posti di rianimazione),…L’“astronave” sul mare di Civitanova è stata descritta da molti come un flop: aperto e chiuso nel giro di 10 giorni a giugno, è stato riattivato il 21 ottobre…”

L’Associazione Politico Culturale “Enrico Berlinguer” è molto preoccupata per la gestione della sanità nel territorio umbro. Al danno sanitario s’aggiunge quello economico. La sanità non è solo un mercato di servizi e prodotti, ma un diritto irrinunciabile di ogni cittadino che si attende sia svolto nel rispetto delle esigenze degli infermi e in funzione delle disponibilità economiche, in quanto alimentato da risorse della comunità. Unica consolazione, e motivo di seria riflessione, è che l’esempio umbro-marchigiano, al di là dei milioni buttati, costituisce, per ora, una enclave, un episodio limitato nel panorama nazionale. Meglio non pensare ai danni che la leggerezza di questa destra avrebbe causato al Paese se fosse stata al Governo. L’Associazione è a fianco di tutti quelli che intendono sempre più difendersi dall’incompetenza e dalle ingiustizie.

*Pres. Ass. Berlinguer Terni