Economia e imprese: Terni “tiene” e nel 2019 va meglio di Perugia

Camera di commercio Terni
PRESIDENTE fLAMINI economia
Giuseppe Flamini, presidente della Camera di Commercio di Terni

I  dati sulla natalità e mortalità delle imprese risultante dal Registro delle imprese, la rilevazione trimestrale elaborata dalla Camera di Commercio di Terni dicono che registrando un risultato “di tenuta”, la provincia ternana traina la performance regionale. Analizzando infatti i tassi di crescita, Terni chiude il 2019 con un tasso dell’1,06%, il capoluogo di regione è allo 0,08% (l’Umbria cresce pertanto dello 0,30%) .

“Le dinamiche del tessuto imprenditoriale ternano – afferma il Presidente della Camera di commercio Giuseppe Flamini – sono più accentuate del resto della regione ma ancora troppo deboli per parlare di ripresa. Senza dubbio – conclude Flamini –  le Istituzioni hanno il compito di sostenere coloro che intraprendono un percorso imprenditoriale ed è ciò che come Camera di commercio di Terni stiamo facendo investendo sullo sviluppo digitale delle imprese, sull’apertura ai mercati esteri e sull’inserimento di giovani formati e motivati”.

Sono 21.939 le imprese registrate nel 2019 in provincia di Terni, 240 in più rispetto all’anno precedente. Anche se 1.114 hanno chiuso i battenti nello stesso periodo c’è da prendere atto di un saldo positivo tra entrate e uscite per 229 imprese. .

Segnali incoraggianti vengono dall’artigianato che chiude il 2019 con un saldo positivo di 36 attività. In totale le imprese artigiane registrate sono 4.602, con 327 iscrizioni e 291 cessazioni. Tra i settori, quello delle costruzioni registra il saldo più interessante con ben 145 nuove imprese nate nell’anno (96 quelle che hanno chiuso i battenti). Si tratta di un risultato che piazza la provincia di Terni al quarto posto in Italia per tasso di crescita (+0,79%) dopo Caserta, Bolzano e Isernia.

Si restringe invece ulteriormente la platea del commercio che a fronte di 150 imprese nate lo scorso anno, perde 182 attività. In contrazione anche l’agricoltura (81 iscrizioni a fronte di 94 cessazioni).

A conferma di un trend ormai consolidato, il bilancio del tessuto imprenditoriale della provincia resta positivo quasi esclusivamente per merito delle imprese costituite in forma di società di capitali (+3,30% il loro tasso di crescita nel 2019, per un saldo pari a ben 183 imprese). Segno “+” anche per le ditte individuali che registrano nel 2019 un tasso di crescita dell’1%. Un “bottino” sufficiente a compensare la perdita delle imprese iscritte come società di persone (-1,62%) e delle “altre forme” (consorzi e cooperative -1,14%)