Coronavirus: sindaco e vescovo affidano Terni e la diocesi alla Madonna copatrona della città

Nella celebrazione che il vescovo Giuseppe Piemontese ha presieduto il 19 marzo, festa di san Giuseppe nella cattedrale di Santa Maria Assunta, presso l’altare della Madonna della Misericordia, copatrona di Terni e della Diocesi (a porte chiuse senza la presenza dei fedeli), è stato rinnovato l’atto di affidamento e consacrazione della città di Terni e dell’intera Diocesi di Terni-Narni-Amelia al Cuore Immacolato di Maria, con la preghiera pronunciata dal vescovo e dal sindaco di Terni, Leonardo Latini.

Un atto di affidamento della gente nel suo complesso, credenti e non credenti, sani e malati, l’intero popolo delle singole comunità del comune di Terni, ma anche tutte le comunità dei Comuni della Diocesi: Narni, Amelia, Alviano, Attigliano, Calvi dell’Umbria, Configni, Giove, Guardea, Lugnano, Otricoli, Penna in Teverina, San Gemini, Stroncone,  Torri in Sabina-Rocchette, Vacone.

Si rinnova quanto già nel passato fu fatto dal vescovo Felice Bonomini, Il 30 maggio 1943, che consacrò solennemente la diocesi di Terni al Cuore Immacolato della Madre di Dio; da papa Pio XII il 25 luglio 1952 , il quale, accogliendo i voti espressi a nome dei Ternani dal vescovo G.B. Dal Prà, dichiarò la Madonna della Misericordia Patrona Principale, insieme a san Valentino, della Diocesi di Terni; da papa San Giovanni Paolo II, Il 19 marzo 1981, quando parlando nella Cattedrale di Terni, ricordò la venerazione dei Ternani per Maria Madre della Misericordia e ne invocò il patrocinio; dal vescovo Santo Quadri, il 30 maggio 1982, assieme a sacerdoti religiosi e laici, che rinnovò la consacrazione delle Diocesi di Terni Narni e Amelia al Cuore Immacolato di Maria.