Consulta giovanile varata: il sindaco sarà Presidente e consulente di sé stesso

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Erano 22 gli emendamenti presentati in consiglio comunale a Terni riguardo alla proposta di delibera prodotta dalla giunta comunale. Ne sono stati approvati cinque, alla fine, dopo lungo e “vivace” dibattito. Con una preoccupazione su tutte: evitare che l’organismo . varato dal consiglio comunale lunedì pomeriggio – possa essere in una qualche maniera svuotato della sua essenza che poi sarebbe quella di punto di riferimento, luogo di trattazione, sede di proposte. Il tutto riguardo, ovviamente, alle tematiche giovanili, ossia le problematiche che, stando al regolamento licenziato, interessano cittadini ternani di età compresa tra i 16 e i 34 anni: giovani imberbi e giovani ormai entrati nell’età della maturità “ma ben portata”.

Contenti come pasque i consiglieri dei Fratelli d’Italia che hanno sciolto peana. “Insieme all’assessore Elena Proietti che è madrina dell’iniziativa. “Dichiariamo  la nostra  soddisfazione – hanno detto i Fratelli d’Italia – per il grande risultato raggiunto,  un traguardo tagliato da tutta la maggioranza che ha lavorato compatta per la stessa causa. Teniamo a sottolineare ancora – hanno aggiunto – la novità della consulta a differenza di altre amministrazioni che ne hanno snobbato l’esistenza lasciando il dialogo attraverso il rapporto con le sole associazioni che sono indiscutibilmente un valore enorme aggiunto, ma non bastano”. Insomma, si vba sempre verso il meglio.

Respinto l’emendamento presentato dalle opposizioni riguardante il ruolo di presidente della consulta che è assegnato al sindaco. “Una scelta che non ci pare opportuna – ha detto Alessandro Gentiletti di Senso Civico nel presentare l’atto all’assemblea – Al Sindaco andrebbe assegnato semmai il ruolo di coordinatore”. Vabbé che la consulta ha – lo dice la parola stessa – un ruolo consultivo, ma che almeno abbia un presidente eletto in seno all’assemblea, “anche per evitare – ha aggiunto Gentiletti – che la consulta diventi un coro che faccia il controcanto alla maggioranza comunale”. Alla fine 18 voti contrari e 13 a favore.

Perché quei 18 sono (membri della maggioranza organica Lega, FdI, Forza Italia) sono contrari? Boh, nessuno è intervenuto a spiegare le motivazione della loro posizione, tanto poi i conti si fanno quando si alza “la braciola”, come si diceva una volta in modo colorito ma efficace. E così è stato. A favore dell’emerndamento hanno votato, oltre alle opposizioni Senso Civico, Pd, M5s e Terni immagina (che lo avevano sottoscritto) anche i consiglieri di Uniti per Terni Pincardini e Leonelli e il consigliere Fiorini. Ma sempre in mionoranza si sono trovatei. E così sarò il sindaco di Terni a presiedere la consulta giovanile che in quanto organismo resterà in vigore fin quando qualcuno non l’abolirà. Mentre il sindaco – si sa – è pro tempore.