Consiglio comunale, chiesta la sfiducia del vicepresidente Maggiora: “Inadeguato e non idoneo”

maggiora gonfalone
Devid Maggiora

Sarebbe un peccato perché quando accompagna fuori Terni il gonfalone del Comune nessuno riesce a mantenere un aplomb come fa lui. Ma adesso, Devid Maggiora, vicepresidente del consiglio comunale di Terni, leghista, potrebbe anche essere “sfiduciato”. Tre gruppi consiliari di opposizione, il Movimento Cinque Stelle, Senso Civico e Pd hanno sottoscritto una richiesta in tal senso e sollecitano altri consiglieri, cui il documento è stato subito inoltrato a fare altrettanto. C’è già una risposta affermativa in tal senso, quella (manco a dirlo) di Emanuele Fiorini del Gruppo Misto.

La motivazione addotta non è leggera: “Ha gravemente leso – argomentano le minoranze –  il prestigio dell’istituzione democratica e agito ripetutamente in modo grave nei confronti del consesso cittadino. Non è imparziale, non è equilibrato e non può gestire i lavori della massima assemblea cittadina, né rappresentarla”.

Della serie: certe cose non possono gestirle dei ragazzini: si rischia che sfuggano loro di mano. 
Nell’annunciare la sottoscrizione da parte di Fiorini, M5S, Pd e Senso Civico specificano che “La richiesta è aperta a tutte le consigliere e tutti i consiglieri di ogni schieramento e forza democratica”, aggiungono che “Il testo è aperto a modifiche” ed assicurano che “sarà comunque avanzata e sarà messa a votazione in aula”.

Tireranno in ballo il testo dell’art. 24, comma 2 del regolamento, “che prevede – ricordano – la facoltà di destituire il vicepresidente a maggioranza  dei consiglieri e a scrutinio segreto, non solo quando abbia violato la legge, lo Statuto e il regolamento ma anche quando ricorrano gravi motivi.  Riteniamo – aggiungono -che comunque siano giudicati i suoi comportamenti, che potrebbero costituire anche violazioni del regolamento. Quanto posto in essere è comunque di una gravità tale da legittimare il voto favorevole alla decadenza”.

E quindi elencano una serie di episodi: “Il consigliere ha inaugurato il suo mandato sminuendo i comportamenti omofobi che invece feriscono  e umiliano tantissime persone. Per questa sua ironia di basso livello non ha mai inteso chiedere scusa. Da allora, altri episodi ne hanno  caratterizzato il mandato e reso ormai intollerabile la permanenza ai vertici delle istituzioni democratiche cittadine. Il rifiuto ripetuto di appellare al femminile le consigliere che lo chiedevano durante la seduta, può sembrare di per sé poca cosa, ma lede effettivamente il decoro e la dignità delle elette e soprattutto è contrario all’uso corretto della lingua italiana”. “Non solo il consigliere ha fatto post che hanno destato sconcerto nella città, come il paragone dei nostri centri sociali e giovanili a luoghi violenti- continua l’elenco – Addirittura mentre partecipava ai lavori della terza commissione, come consigliere con diritto di voto e con diritto al gettone pieno di circa 90 euro, il vicepresidente ha condiviso nello stesso momento  un selfie con il suo segretario nazionale che era in visita in un’altra città dell’Umbria, facendo così sorgere il dubbio che  non stesse effettivamente seguendo i lavori della commissione”.

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Uno dei selfie di Maggiora con Matteo Salvini

Ancora: “In una recente nota stampa ha usato parole di disprezzo verso le forze di opposizione che dovrebbe tutelare quando presiede, parlando di schifo della città verso le stesse. Queste parole gratuitamente offensive verso una parte dell’emiciclo colpiscono tutte le istituzioni e confermano che il vicepresidente non è idoneo all’incarico ricevuto, come conferma il caos che si genera ad ogni seduta nella quale gli è affidata la conduzione dei lavori. Non ultimo registriamo l’intervento di ieri in seconda commissione, parole che vanno a colpire la sensibilità di tutti coloro che si riconoscono in una fede religiosa che annovera miliardi di persone, delle quali la stragrande maggioranza si riconosce nella pace, nella tolleranza, nella convivenza”.  


Questi questi e molti altri motivi, concludono M5S, Pd e Senso Civico “fanno ritenere necessario, a tutela del Consiglio comunale, che sia pronunciata la decadenza e la revoca dall’incarico di vicepresidente del consigliere Devid Maggiora, in quanto inadeguato, ed inidoneo di rappresentare l’assise consiliare”.