Concorsopoli, i consiglieri provinciali ternani della Lega: “Tutti a casa”

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“Chi ha responsabilità chieda scusa e si faccia da parte, l’Umbria ha bisogno di un cambiamento radicale”. Lo sostengono i consiglieri provinciali della Lega Gianni Daniele, Leonardo Pimpinelli e Monia Santini che hanno diffuso un comunicato stampa sugli arresti dei giorni scorsi in merito ai concorsi in sanità a Perugia. Secondo i tre firmatari “la politica attuata negli ultimi anni ha indebolito anche la provincia di Terni dove si è persa la sede Asl, si è depotenziato l’ospedale di Terni e quelli di Narni, Amelia e Orvieto”.

“Realtà che si sospettavano da anni, ora sono venute finalmente allo scoperto in una parte dell’Umbria. Dalle ricostruzioni dei giornali sembrano emergere sospetti intrecci tra cattiva politica (di sinistra), clero deviato e poteri oscuri, che insieme avrebbero gestito a loro vantaggio il sistema sanitario regionale riuscendo addirittura a farlo apparire  come virtuoso – scrivono in una nota i consiglieri provinciali della Lega – Il malaffare, a tutt’oggi emerso in minima parte, sapientemente nascosto e protetto con la complicità di molti: intere categorie di dirigenze costruite nel segno della appartenenza e non della competenza. Speriamo che dopo questo gravissimo scandalo qualcosa cambi per il bene di questa regione e sarebbe eticamente corretto che chi ha storiche e durevoli responsabilità di governo invece di avanzare ridicoli distinguo ed inverosimili estraneità chiedesse scusa ai cittadini umbri e si facesse da parte”.

Tutto ciò, affermano i consiglieri provinciali della Lega, rende “evidente che è necessario un cambiamento radicale con la sostituzione di chi ai vari livelli istituzionali e professionali ha governato la regione in questo secolo, cambiamento che per essere vero ed efficace  dovrà riguardare anche i livelli intermedi di dirigenza. Vanno rimandate a lavorare quelle varie centinaia di persone che occupano posti e ruoli in virtù della appartenenza al ”cerchio magico” e non delle competenze specifiche necessarie e  che per questo hanno tolto il posto ai meritevoli. Sempre nell’ambito sanitario la Provincia di  Terni è stata depotenziata e penalizzata grazie alla incapacità, pochezza e sudditanza dei propri rappresentanti politici, rimanendo  vittima di un cinico federalismo asimmetrico perpetrato da chi ha governato la regione fino ad oggi”.

Terni discriminata e danneggiata e quindi i leghisti della Provincia ribadiscono con forza che “è necessario un riscatto ed una nuova classe politica della provincia. Chiediamo con forza l’inversione della politica degli ultimi anni che ha portato a perdere la sede di governo della Asl, ha depotenziato l’ospedale di Terni e quelli di Narni, Amelia e Orvieto mentre Foligno e Spoleto diventavano sempre più importanti. Poi anche nella sanità della provincia  di Terni chiediamo a gran voce trasparenza e legalità nei processi di selezione vecchi e nuovi del personale dirigente sanitario: anche qua esistono perplessità riguardo a nomine stratosferiche e selezioni nelle quali il merito è messo da parte e chi non ha attinenza con Il “cerchio magico” non ha possibilità di vederlo riconosciuto, con ritorni negativi sia economici che di carriera professionale”.