Comune e nuovo welfare: primo obiettivo è la riappacificazione

disabili comune di terni procura

L’OPINIONE –

di ALESSANDRO GENTILETTI*

Il lavoro che aspetta l’assessore Ceccotti è certamente impegnativo. Mi auguro che saprà ascoltare la voce di tutti, senza corsie preferenziali, e che riesca finalmente a rilanciare le politiche sociali dell’amministrazione. Il primo compito su cui l’assessore credo debba concentrarsi è quello della riappacificazione. Bisogna anzitutto sanare le divisioni creatisi nel tempo fra alcune associazioni che meritoriamente si occupano di servizi ai disabili, tutte essenziali e fondamentali nella nuova via che il sindaco ha incoraggiato con la sua nomina.

Ritengo che l’assessore debba quanto prima riunire tutte le famiglie e le associazioni dei disabili, ascoltare la loro voce e ricondurre a unità la pluralità dei loro diritti. Il secondo fronte su cui l’assessorato dovrà rilanciare l’azione amministrativa sono i rapporti con le altre istituzioni, a partire dall’azienda sanitaria locale, fino ai sindacati e ai gestori dei centri diurni. Anche la costruzione di un rapporto rispettoso con le minoranze, pur nella diversità di linee e strategie politiche, è essenziale. Le deleghe affidategli, infatti, sono estremamente delicate e vanno evitati scontri e strumentalizzazioni politiche. Le competenze vanno messe a sistema, approfittando di opposizioni che su questo tema in particolare hanno tutte dimostrato sempre capacità e disponibilità al dialogo. Ancora, ci aspettiamo che si riapra il tavolo del trasporto dei disabili e se ne ripensi il sistema. Che si punti sulla professionalità degli accompagnatori e sulla efficienza del servizio. Che si delinei e proponga una politica di sostegno agli over 64, compatibile con le finanze del Comune ma che raccolga le richieste e i bisogni più volte manifestate nell’aula consiliare e sul quale il sindaco ha manifestato apprezzabile sensibilità e maturità politica. La linea di quest’ultimo riteniamo debba finalmente prevalere ed indirizzare l’intera giunta. L’altro fronte importante da affrontare è quello dei centri sociali, soprattutto quelli per anziani. Anche con costoro e le associazioni rappresentative andrà costruito un proficuo rapporto che ristabilisca la natura sociale dei servizi e dei beni del comune, non concentrato tanto sul profitto quanto sul vantaggio immediato per la comunità. I patti di collaborazione, poi, dovranno avere un ruolo centrale in questa delicata fase per le finanze dell’amministrazione e quelle della città. Le politiche per i rifugiati e la piena valorizzazione delle risorse economiche dovranno essere altro punto caratterizzante per l’amministrazione, così come i fondi europei.

Attendiamo di conoscere in proposito le linee programmatiche dell’assessorato. Infine, ma non perché meno importante, riteniamo che l’assessore debba recarsi anche alla Casa delle Donne e formulare una sua proposta per il mantenimento di quei servizi essenziali che con abnegazione e spirito di servizio alla comunità, tante e tanti svolgono li. Che intervenga anche per rivendicare i fondi necessari per il centro antiviolenza. Su questi e molti altri temi sfidiamo da subito l’assessore al welfare.

*Consigliere di “Senso civico” al Comune di Terni