Comune di Terni, consiglio “del rinnovamento” l’11 settembre

Consiglio comunale terni Federighi

surroghe e migrazioni, Fiorini e leonelli coi “fratelli d’italia”

Il consiglio comunale di Terni si riunirà l’11 settembre, mercoledì. Una data evocativa. All’ordine del giorno una serie di “incombenze” quasi burocratiche se non fosse per il fatto che nell’ambito della maggioranza di (centro)destra saranno ufficializzate e formalizzate altre trasmigrazioni. I consiglieri ex Lega, poi gruppo misto, Emanuele Fiorini e Anna Maria Leonelli aderiranno al Gruppo Consiliare dei Fratelli d’Italia che così raddoppia la propria consistenza, passando da due a quattro consiglieri. Per Anna Maria Leonelli sarà l’occasione di ritrovarsi compagna di banco di Rita Pepegna la quale subentra a Orlando Masselli, entrato in Giunta: entrambe furono a Palazzo Spada ai tempi di Alleanza Nazionale. Trasmigrazioni che non hanno effetto sulla consistenza della maggioranza, ma adesso ha un po’ più forza quel fronte critico nei confronti della Lega, una specie di minoranza interna alla maggioranza. Sembra uno scioglilingua, eppure… L’11 settembre, comunque, accadrà tutto ciò. Entreranno ovviamente anche i due nuovi delle Lega Federica Apollonio e Federico Cini. Tra una cosa e l’altra ci sarà tempo di parlare di quel che è successo nel frattempo? Intorno ai “buchi” nelle casse comunali, della situazione contabile, ci sarà tempo per fare un dibattito politico?

Il Trio Lescano dei consiglieri del Pd, Francesco Filipponi, Valdimiro Orsini, Tiziana De Angelis. insiste. E ha diffuso una nuova nota in cui si fa forte della sua esperienza in fatto di debiti: “Il gruppo del Pd – dichiarano i  consiglieri comunali Valdimiro Orsini, Francesco Filipponi e Tiziana De Angelis, in rigoroso elenco alfabetico alla rovescia  – memore di quali contraccolpi possano generare le errate manovre di bilancio, nell’interesse unico della città, chiede al sindaco di portare quanto prima una adeguata variazione che possa almeno in parte annullare gli effetti dell’utilizzo non appropriato dei residui attivi dei mutui  e dell’anticipo di tesoreria. Una cifra che sfiora i 26 milioni di euro e che è particolarmente consistente”.

Ed insistono: “Una cifra da tempo nota ad alcuni amministratori e che è stata una delle cause di uno dei tanti scontri interni a questa compagine amministrativa, in particolare tra l’ex assessore al Bilancio Dominici e quello ai Lavori Pubblici Melasecche bramoso di risorse per accrescere la sua popolarità elettorale”.
Poi un invito al sindaco Latini: “Le analisi del sindaco sul passato sono sempre meno convincenti, parla di buchi milionari di bilancio utilizzandoli come arma politica, un’arma a doppio taglio dato che i problemi di bilancio non riguardano solo il comune di Terni – negli ultimi tre anni al centro di vicende complesse-  ma anche comuni ben più piccoli, con una vita amministrativa molto più semplice, come quello di Montefalco guidato dall’allora sindaco Tesei. Si occupi finalmente del presente il sindaco di Terni. Di come affrontare il nuovo disavanzo e di seguire le indicazioni del ministero degli Interni. Quelle legate al bilancio stabilmente riequilibrato e quelle provenienti dagli incontri con i dirigenti del ministero, come quello del 19 luglio scorso, nel quale il ministero ha suonato il campanello di allarme che il sindaco ha ritenuto di silenziare. Non è per noi un mistero che all’indomani di quell’incontro sia stata convocata una riunione urgente con i tecnici del comune ma non si sia proferita parola con i consiglieri comunali né di maggioranza né di minoranza”.