Coldiretti, troppa burocrazia mette in crisi le imprese agricole umbre

“In un momento di incertezza per l’intero Paese, con una congiuntura economica perlomeno complicata, la poca chiarezza delle procedure e una burocrazia tutt’altro che snella, riguardo ai bandi del Programma di Sviluppo Rurale regionale, rischiano di mortificare e vanificare la volontà di molte aziende agricole umbre, pronte a investire e a scommettere ancora nel comparto”. Albano Agabiti, presidente di Coldiretti Umbria lancia l’allarme e chiede la convocazione del Tavolo Verde all’Assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini.

“È necessario – sottolinea Coldiretti – un tempestivo confronto in ordine alle diverse problematiche emerse anche a seguito delle recenti Determine Dirigenziali, delle Misure Investimenti, adottate in quest’ultima fase di attuazione del Piano di svilupo dell’Umbria 2014/2020. Se le molteplici problematiche riguardo le varie Misure del Programma di Sviluppo Rurale in corso – fa notare Coldiretti – non troveranno presto soluzioni efficaci sul piano operativo, esse saranno di fatto pregiudizievoli allo sviluppo delle tante imprese agricole umbre, pronte a garantire al sistema agroalimentare, nonostante le criticità dell’economia attuale, quel salto di qualità tanto auspicato” e ribadito di recente dalla stessa Giunta regionale”.

Il Tavolo Verde, sede deputata al confronto con l’Assessorato – questo l’auspicio di Coldiretti – potrà andare incontro alle esigenze delle imprese agricole, che chiedono di essere messe nelle giuste condizioni per operare, con regole chiare e senza onerosi ed evitabili fardelli burocratici, agevolando così la presentazione delle domande ora a rischio.

L’obiettivo deve restare, per chi ha a cuore il made in Umbria agroalimentare – conclude Coldiretti – quello di poter far leva su imprese innovative e competitive sul mercato, capaci di investire e di valorizzare il cibo locale, così come di tutelare e custodire ambiente e territorio.