Celebrazioni per San Valentino, in Tempo di pandemia cresce la spiritualità

Celebrata nella basilica di San Valentino, dal vescovo Giuseppe Piemontese la solennità del patrono di Terni e degli innamorati e copatrono della diocesi di Terni-Narni-Amelia, con la preghiera particolare d’intercessione per tutti i malati colpiti dal Covid-19 nel mondo intero. 

La messa è stata concelebrata dal vicario generale della diocesi mons. Salvatore Ferdinandi e dal cappellano dell’ospedale di Terni padre Angelo Gatto e animata dal coro di Giulia della basilica di San Valentino.

“In occasione della festa di San Valentino ho voluto rivolgere un messaggio alla città che rispecchia il colore e il dolore di questa pandemia invitando tutti a celebrare la festa di San Valentino anche in tempo di pandemia – ha detto a conclusione dell’omelia il vescovo – In parte mancherà la solennità usuale ed esteriore, non avranno luogo le tante manifestazioni civili e popolari, che solitamente accompagnano la festa, al fine di evitare assembramenti. Del resto l’elevato numero di malati e di morti ci richiama alla responsabilità. Molti sono colpiti da sofferenze e lutti e tutti condividiamo il dolore di tanti concittadini, o addirittura siamo stati segnati nelle nostre stesse famiglie. Le stesse gravi ristrettezze sociali ed economiche causate dalla pandemia suggeriscono parsimonia e non consentono baldorie e manifestazioni di piazza. E tuttavia la festa del santo patrono quest’anno può essere vissuta in un clima di più piena spiritualità di sincera devozione e di più prolungata preghiera che vuole invocare intercessione del nostro Santo per ottenere salute per i malati, conforto ai sofferenti, rinnovo degli stili di vita, la pace in Italia e nel mondo, lavoro onesto per i disoccupati, futuro equo per i giovani, solidità per l’amore dei coniugi e benessere per tutti. I cristiani, cittadini ternani hanno l’onore e il compito di custodire i resti mortali di San Valentino a nome di tutti anche di coloro che nel mondo intero, direttamente o solo per mera tradizione laica, festeggiano San Valentino di Terni, Santo degli innamorati”.

“Quest’anno a partire dalla festa di San Valentino intendiamo fare memoria della visita di San Giovanni Paolo II alle Acciaierie a Terni visita avvenuta a 40 anni fa il 19 marzo 1981 – ha ricordato infine monsignor Piemontese -, un evento ancora vivo nella mente di coloro che hanno partecipato e raccontato con entusiasmo alle generazioni successive. Il tema del lavoro in riferimento alla nostra città sarà come il filo conduttore delle riflessioni che, a partire da questa festa, verrà trattato in occasione del quarantesimo anniversario della visita del Papa fino al mese di maggio quando festeggeremo San Giuseppe Lavoratore. San Valentino ridoni speranza al mondo, perché l’amore cresca, che esso non si sfaldi in un tempo di quarantenne crisi come quello che attraversiamo”.