Case popolari, la Regione: “Canoni aumentati ma nessuna esagerazione”

“La verità è che in Umbria è da più di 23 anni che non vengono aggiornati i canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Mentre è falso che il nuovo regolamento stabilisca aumenti addirittura del 300 per cento. E’ vero, invece, che comunque gli aggiornamenti dei canoni saranno modesti e spalmati su tre anni. Questo per andare in contro alle esigenze dei cittadini locatari”. L’assessore regionale alle infrastrutture ed edilizia residenziale pubblica, Giuseppe Chianella, si dice “stupefatto” dalle recenti dichiarazioni delle organizzazioni sindacali ed associazioni degli inquilini, secondo le quali la nuova normativa regionale in materia conterrebbe “gravissime ingiustizie” che “colpirebbero le fasce più deboli”.

“Le organizzazioni sindacali e i rappresentanti delle associazioni degli inquilini – afferma Chianella – sanno bene che la logica alla base degli aggiornamenti dei canoni è invece propria quella della tutela delle fasce più deboli, e al tempo stesso realizzare una non più rinviabile azione di equità. Concetti sui quali ci siamo confrontati negli ultimi due anni proprio con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni. Ho il timore, quindi, che dietro questa incomprensibile, ed ingiustificata presa di posizione, possa celarsi una volontà di lasciare tutto come sta. Determinando così una vera e gravissima ingiustizia”.