Cantamaggio ternano tra retromarce e fughe in avanti

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La riunione tenutasi all’assessorato alla Cultura del Comune di Terni sul futuro del Cantamaggio è una retromarcia, come dice il consigliere Pd Valdimiro Orsini dai banchi dell’opposizione, o una fuga in avanti come si potrebbe pensare visti gli annunci? Forse è solo la conferma di una tradizione: quella che vuole il Cantamaggio Ternano al centro di polemiche, discussioni, dibattiti. In un modo o nell’altro. Il che, alla fine, è il segno di una vitalità che si assopisce nei mesi invernali.

Certo l’uscita dell’assessore alla cultura, Andrea Giuli, che chiaramente ha detto “bambole non c’è una lira” ha creato uno schock probabilmente salutare. Perché se non c’è una lira (un euro ai tempi attuali) bisognerà in qualche maniera industriarsi. Mica si penserà davvero di cancellare una tradizione centenaria come ha affermato il vicesindaco (sempre Giuli). Non meno provocatoria è stata la riposta del presidente dell’Ente Cantamaggio, Omero Ferranti: facciamo sfilare i carri dell’anno scorso, ma il Cantamaggio si deve fare!

E così ecco il “tavolo tecnico” una soluzione che spesso non risolve alcunché, ma tiene vivo il discorso e l’attenzione. “L’idea – ha spiegato Giuli – è quella di creare una sorta di tavolo permanente, di comitato tecnico che potrà essere ulteriormente allargato e che affiancherà l’Ente e l’Amministrazione nella programmazione, nell’elaborazione di iniziative, di idee che contribuiscano a far ripartire la festa della primavera di Terni, pur in una situazione di scarse risorse”. Riunione alla quale hanno preso parte, informa l’ufficio stampa del Comune “i rappresentanti dell’Ente Cantamaggio, “maggiaioli”, esperti di antropologia culturale, rappresentanti del Cedrav (Centro per la Documentazione e la Ricerca Antropologica in Valnerina e nella dorsale appenninica umbra) e degli uffici comunali che, a vario titolo, hanno seguito la manifestazione negli ultimi anni.

Un solo dubbio: ce la faranno tutti ‘sti esperti a mettersi d’accordo in “soli” sei mesi? Il dubbio è che la sfilata si faccia con i carri “rinfrescati” e magari a marcia indietro.