Cacciati i francesi, a Terni ritornano i Gesuiti

Il 20 agosto 1814

A Terni il Consiglio dei Reggenti, istituito con la restaurazione del governo pontificio dopo il periodo napoleonico, propose il ripristino del Collegio dei Padri Gesuiti, i quali in città avevano già monopolizzato l’insegnamento dal 1620 al 1773 anno in cui, il papa Clemente VII dichiarò soppresso l’ordine nato dalla Compagnia di Gesù. Proprio poche settimane prima che a Terni si decidesse di richiamare in “servizio” i padri gesuiti l’ordine era stato ricostituito da Pio VII.

Dovette passare qualche mese, però, prima che essi riprendessero possesso di quello che fin dal 1620 era stato il loro collegio, ossia il convento di Santa Lucia, quel complesso edilizio che oggi si affaccia su via Mancini-via Beccaria e che in tempi molto più recenti è stato sede del Palazzo di Giustizia e poi uno dei luoghi simbolo della contestazione giovanile che lo occupò nominandolo “Palazzo Primavera”.

Un complesso edilizio molto antico che era stato in origine l’ “Oratorio del Suffragio”, dal nome della Confraternita che lo aveva come sede. La confraternita del Suffragio raccoglieva i mercatanti. Oggi sarebbero definiti “venditori ambulanti”, ma allora, i commercianti che giravano per fiere e mercati, costituivano un gruppo potente e ricco. Tanto che nel 1548 la confraternita volle edificare al posto dell’oratorio una chiesa dedicata a Santa Lucia, patrona dei “mercatanti”. E così fu. Fino a che nel 1620 essa ed il complesso edilizio attiguo, furono assegnati ai gesuiti cui la municipalità ternana affidò il compito di gestire l’istruzione, realizzando un’aspirazione che a Terni si perseguiva da tempo, resa possibile grazie ad una tangibile ed ampia disponibilità della municipalità che concesse ai gesuiti trecento scudi in più rispetto allo stipendio che spettava ai maestri di scuola e la facoltà di affittare le stanze del collegio, cosa che rendeva loro oltre 500 scudi l’anno.

Dopo la soppressione dell’ordine l’insegnamento fu gestito dal Comune fino a quando, con l’arrivo dei francesi e l’annessione di Terni al Regno d’Italia, al posto dell’ex collegio dei gesuiti fu istituito il “Collegio imperiale napoleonico”.

Nel gennaio del 1815, appena tornati in cattedra, i gesuiti cambiarono l’ordine degli studi sopprimendo, prima di tutto, l’insegnamento di diritto e pubblico e quello di Istituzioni civili e criminali.

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