Briccialdi e Talamone: se qualcosa va bene scatta la gara a metterci il cappello

Troppo forte la tentazione. E c’è chi cede e corre a metterci il cappello sopra. Anche sulle conclusioni positive di battaglie cominciate anni addietro, e che spesso, come dice il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Terni Andrea Giuli  “Semmai il risultato è della città intera”. Un’uscita, quella dell’assessore alla cultura, che pare di buon senso anche se a lui è servita a dare una bacchettata sulle ginocchia del solito consigliere comunale autoinvestitosi della patente di “tuttologo” (che corrisponde generalmente alla opposta condizione di “nientologo”) Michele Rossi. Lui ascrive a sé stesso il fatto che il Telamone torni – per ora in prestito – a Terni. La “guerra del Telamone” cominciò anni fa con una campagna giornalistica ispirata alla teoria di chi sostiene che i reperti mantengono la loro anima se esposti lì dove sono stati ritrovati. Alla campagna giornalistica fecero seguito interrogazioni in consiglio comunale, sondaggi dell’amministrazione col Museo archeologico dell’Umbria e compagnia cantando.

Insomma, non è che –seppure molte cose non andassero per il verso giusto e nonostante una serie di errori – prima del 2018 a Terni fosse il diluvio. Chi corre a farsi bello e a rivendicare meriti esclusivi rischia di fare la figura del vanesio se non di “quello che ci prova”.

Una tentazione in cui è caduta Valeria Alessandrini esaltando col solito stile da “pasionaria” i meriti dell’amministrazione comunale di cui ha fatto parte prima di salpare verso l’assemblea regionale. Trionfante ha reso pubblico uno scritto in cui commenta le decisioni delGoverno atte a far sì che l’Istituto Musicale Briccialdi esca dalle ambascie. “Il percorso di salvataggio e statalizzazione dell’istituto musicale ‘Briccialdi’ di Terni, intrapreso grazie al lavoro della Lega, sta finalmente per arrivare a compimento”, scrive Alessandrini.  La quale continua entusiasta: “Un plauso al lavoro del sindaco Leonardo Latini e della giunta di Terni, della quale ho fatto parte, che hanno sostenuto convintamente le istanze dei vertici del ‘Briccialdi’ nonostante il gravoso dissesto economico ereditato dalla precedente amministrazione di sinistra. Giusto sottolineare come sulla positiva risoluzione della vicenda e il superamento della fase emergenziale abbia influito positivamente l’interesse e l’iniziativa parlamentare e governativa promossa dal commissario Lega Terni, Barbara Saltamarini, dal segretario regionale Virginio Caparvi e dal già ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti” e via esagerando.

Un autoincensamento che ha scosso i nervi persino al Pd ternano, che ha avuto un sussulto reattivo (Quando è troppo è troppo!). Coordinamento comunale e gruppo consiliare del Pd hanno diffuso un documento in cui parlano di “surreale e furbetto tentativo dell’Assessore Alessandrini di intestarsi meriti non suoi e nemmeno della Lega” passando poi a ricostruire – dal suo punto di vista – le vicende Briccialdi. Così,il Pd ricorda l’impegno delle giunte di centrosinistra dal 2000 (quando il Briccialdi era “una emanazione del Comune di Terni”) e dei governi di centrosinistra fino al Governo Gentiloni: “Fu proprio quest’ultimo, insieme ai  parlamentari ternani del PD , ad inserire il Briccialdi nella lista degli istituti che potevano beneficiare della statalizzazione. Il percorso nell’ultimo anno è stato bloccato ed aveva subito un freno  per una scelta precisa dell’ex governo nazionale leghista e non perché il Comune fosse in dissesto- aggiunge il Pd – L’attuale governo PD-5stelle ha di nuovo sbloccato i fondi per il percorso di statalizzazione”.

Ormai va avanti così: se qualcosa va male si litiga nell’addossare colpe, se va bene si litiga per arrogarsi il merito. Tutto in ossequio alle esigenze della propaganda, mentre ai cittadini seri quel che interessa, alla fine, è che i problemi siano affrontati e almeno in qualche caso risolti.

w.p.