Boscaiolo uccide il padre con un pugno in testa

14 marzo 1951

Un pugno in testa: così un boscaiolo di una frazione di Gubbio ammazzò suo padre

Ci fu una lite. Poco prima dell’ora di pranzo, nella casa della famiglia Bellucci a Montelovesco, frazione di Gubbio. Il boscaiolo,Alessandro Bellucci, aveva ventisei anni e viveva con la madre ed il padre Giuseppe, pollivendolo, 67 anni.

Montelovesco Gubbio boscaiolo
Montelovesco, frazione di Gubbio

La lite era scoppiata, non si sa per quale motivo, tra madre e figlio. Un diverbio acceso, col giovane ormai fuori di sé che avanzava minaccioso verso sua madre. Il padre intervenne in difesa della donna, ma il figlio, in preda ad un vero e proprio raptus violentò, gli sferrò un pugno in testa. Portato con tale forza da provocare la caduta dell’anziano pollivendolo, che sopravvisse soltanto pochi minuti.

Furono avvertiti i carabinieri. Alessandro, sconvolto perché non aveva certo l’intenzione di uccidere il padre, era scappato. Ma poi fu rintracciato ed accusato di omicidio preterintenzionale, perché la necroscopia confermò che Giuseppe Bellucci era morto per la frattura del cranio, dovuta forse più alla caduta che al pugno che gli aveva perdere i sensi.

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