Bct, ancora solo prestiti: una petizione per chiedere la riapertura

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Il vicesindaco e assessore
alla cultura Andrea Giuli,
sollecitato alla riapertura
della biblioteca

A Orvieto, ad esempio, la biblioteca è stata riaperta l’8 giugno: un mese fa. Certo, con tutte le prescrizioni del caso legate all’emergenza sanitaria. Non solo prestiti, ma anche sale studio a disposizione dei cittadini con una limitazione alle presenza: trenta persone. A Terni, invece, la biblioteca comunale è aperta solo per il prestito e con orario ridotto. Le sale studio sono chiuse.

“ Si tratta di una carenza che colpisce tutti coloro che nel corso degli anni hanno utilizzato la bct per preparare gli esami universitari e non, i concorsi, per tenersi aggiornati”, segnalano in una nota i consiglieri di Movimento Cinque Stelle, Pd, Senso Civico e Terni Immagina. Raccogliendo lamentele di studenti, educatori e studiosi –come  riferiscono – chiedono che La biblioteca comunale di Terni “torni ad essere luogo di studio, di aggregazione, di iniziative culturali”.

Numerose biblioteche pubbliche non solo hanno riaperto (utilizzando tutti gli accorgimenti del caso) ma in più occasioni hanno riattivato iniziative culturali aperte al pubblico, pur utilizzando il distanziamento e il contingetamento delle presenze. “La scelta dell’amministrazione comunale di Terni – sostengono i consiglieri di minoranza – è stata quella più facile e più comoda, di rinunciare cioè a utilizzare questo grande spazio culturale e aggregativo, mandando anche il messaggio che della bct, della cultura, dello studio si possa fare a meno.  Il divertimento, il calcetto, l’aggregazione nei locali pubblici sono giustamente possibili, la bct  invece non è possibile utilizzarla, come se fosse una attività minore”.

La bct è anche altro: “E’ un sano luogo di aggregazione, soprattutto nei mesi estivi quando le scuole sono chiuse”. Per questo la minoranza a Palazzo Spada, chiede all’assessore alla Cultura “di mettersi al lavoro, di attivarsi, in quanto la biblioteca aperta e fruibile in sicurezza è una esigenza vitale per tanti ternani, per tutti quei cittadini che ritengono che la loro vita sia fatta anche di istruzione, studio, cultura.  La città e in particolare le nuove generazioni non possono permettersi ulteriori vuoti e assenze, che possono assumere connotati anche drammatici”.

Come si è visto.

“Attendiamo risposta quanto prima”, si onclude la nota della minoranza. Una risposta che ovviamente, un giorno dopo la diffusione della nota non può esserci, forse non ci avevano ancora pensato-. Il sollecito viene dall’Associazione Terni Valley che unendosi all’appello della minoranza lancia una petizione online chiedendo “a gran voce all’assessore alla cultura e all’Amministrazione comunale tutta che ci si occupi di istruzione e si proceda a riattivare, con tutte le dovute precauzioni di sicurezza, i servizi della Biblioteca Comunale di Terni”. “La Biblioteca non è solo il luogo dove si prendono libri in prestito- commentas Terni Valley – . È anche uno dei luoghi che, con i suoi servizi e la sua presenza sul territorio, rendono effettivo l’accesso a tutti alla cultura, senza discriminazioni di censo, provenienza geografica o sociale”.

Per firmare la petizione di Terni Valley⇰