Ast e l’ambiente: nuovo impianto per ridurre del 70% l’emissione di Co2

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 Nuovo impianto per la generazione di vapore in maniera innovativa alla Acciai Speciali Terni. È il risultato di un intervento, unico in Italia, progettato ed eseguito da Avvenia, società del gruppo Terna specializzata nel settore dell’efficienza energetica, che permette di ottimizzare, incrementandole, le performance qualitative e ambientali nella produzione della storica Acciaieria di Terni.

Con il nuovo assetto, Ast “è più virtuosa dal punto di vista produttivo, energetico e sostenibile: l’efficientamento ideato da Avvenia consente infatti allo stabilimento di elevare al 70% del totale la quota di vapore prodotto senza l’utilizzo di combustibili fossili”. Con enormi benefici per il territorio: contenendo i consumi di metano, Ast ridurrà le emissioni di CO2 in atmosfera per un quantitativo pari a 30 mila tonnellate annue. L’investimento complessivo è stato di 4 milioni di euro.

Ast, per il proprio ciclo produttivo utilizza più di 230 mila tonnellate di vapore l’anno, che viene prodotto mediante l’utilizzo di caldaie e combustibili fossili, a parte un trenta per cento che invece è prodotto con recuperi di calore. Questa quota viene innalzata ora al 70 per cento, quindi più che raddoppiata, con l’entrata in funzione del nuovo impianto. La consistente diminuzione di utilizzo di combustibili fossili consente di diminuire in maniera sensibile l’immissione in atmosfera di anidride carbonica: si tratta di trentamila tonnellate in meno che – spiegano all’Ast – equivalgono ai consumi di 15 mila famiglie. Minori emissioni e minore spesa per la produzione di vapore. Si è calcolato che il risparmio equivale a quello ottenuto da un etrzo dei ternani se non utilizzassero affatto gas metano.

“E’ uno deigli interventi che stiamo portando avanti per migliorare il profilo di circolarità e sostenibilità della nostra azienda” ha affermato Massimiliano Burelli, amministratore delegato di Ast, ricordando tra gli altri il progetto di recupero delle scorie di produzione dell’acciaio inossidabile, presentato qualche giorno fa a Roma. “Negli ultimi anni – ha specificato Burelli – Ast ha investito oltre 25 milioni di euro in progetti ambientali e spende trenta milioni ogni anno per la sola gestione dell’ambiente”.

“In questo modo – ha concluso Burelli – Ast si candida a diventare un esempio all’avanguardia di quell’economia circolare molto discussa nei convegni, che ora dovrà essere praticata nella vita delle aziende”.-

La foto è tratta dal sito internet di Avvenia (part.)