Amelia e i motori: tra storia e turismo

tinarelli

Nel nome di Rinaldo Tinarelli rivive la passione motoristica di Amelia. E’ infatti nata la “Scuderia Traguardo”, che richiama appunto quella che negli anni Cinquanta del secolo scorso fu la scuderia di Tinarelli. Oggi è qualcosa di diverso e di più. “Scuderia Traguardo” è parte integrante di “Amelia Motori” e quindi filiazione del “Magnete”, auto–motoclub amerino che  in pochi anni è diventato un’associazione di grande vitalità. Amelia Motori–Scuderia Traguardo ha trovato una sede adatta alle sue iniziative: una vecchia concessionaria Fiat, in via Federico Zeri, è stata riutilizzata, ristrutturata e trasformata in museo dei motori e nello stesso tempo in centro propulsivo, nella scia dell’attività dei soci del club “Il Magnete” e del dinamismo del suo presidente Umbro Passone.

amelia scuderia traguardo tinarelliL’idea guida è quella di “sposare” la passione per i motori alla promozione turistica, affiancando ad auto e motoraduni d’epoca, iniziativa folkloristiche e di scoperta del territorio e delle sue particolarità artistiche, storiche, ambientali ed enogastronomiche. L’ex concessionaria, diventata a tutti gli effetti un polo multifunzionale, è ora sede di varie attività, prima fra tutte un’esposizione dinamica di mezzi d’epoca: auto e moto, ma anche mezzi agricoli. Dinamica in quanto si tratta di mostre che variano continuamente: ogni due mesi i mezzi esposti e le scenografie cambiano a rotazione, mentre ogni quattro mesi si realizza una mostra a tema specifico.
I locali occupano circa 350 metri quadrati su due  livelli. Al piano terra l’esposizione di mezzi d’epoca ma anche salone per conferenze; al piano rialzato, oltre agli uffici, una biblioteca per la consultazione di testi specializzati ed un mostra di modelli in miniatura. In uno spazio del salone è stata ricostruita una vecchia officina Fiat con grafica ed attrezzature originali.
Non manca un ufficio di consulenza e disbrigo pratiche per vetture e moto d’epoca.

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Info : WWW.AMELIAMOTORI.IT – magnete.ameliamotori.it

Le foto sono tratte dal sito dedicato ai musei dell’Asi