Altro festival della motosega: giù tutti i pini di viale Campofregoso

Viale Campofregoso a Terni
I pini di via Campofregoso: al forte vento dei giorni scorsi hanno resistito ma avrebbero anche potuto cadere.
Per metterli in sicurezza sembra ci sia un’unica medicina: la motosega

E vai con la motosega. Viale Campofregoso, diventerà identico al Lungonera Savoia. E’ ovvio, col vento forte di questi giorni il pericolo c’è stato. E se – tante le volte – un pino fosse crollato su un’auto in transito? Così, visto che l’attrezzatura era già in magazzino, si può dare inizio immediatamente all’operazione. Motori al massimo fin dal mattino del 30 dicembre. Dopo di che viale Campofregoso e tutto il circondario diventeranno più belli che “pria”. Ci saranno nuove alberature – assicura il Comune di Terni – proprio come quelle del Lungonera Savoia., si rifarà il manto stradale e sarà risistemata l’intera area compresi i giardini e i marciapiedi. Il Thyrus, al posto suo, non ce lo rimetteranno però un altro pezzo di pista ciclabile da mosrtrare ai turisti ci sarà.

“Come abbiamo potuto tutti constatare – sottolinea l’assessore al verde pubblico Benedetta Salvati – per la pericolosità di alcuni pini è stato chiuso un tratto di Viale Campofregoso. Stamattina (29 dicembre), insieme ai tecnici comunali e al sindaco, abbiamo così deciso di intervenire in maniera radicale con l’abbattimento di tutte le alberature pericolose”. E che nessuno se la prenda con loro, quelli dell’amministrazione. E’ colpa dell’età di quelle piante: “La pericolosità delle alberature e quindi la necessità del loro abbattimento è stata attestata in un parere della Comunità Montana del 2019 e in una nota della Polstrada del novembre 2020”, dice l’assessore. Led pezze d’appoggio, insomma, ci sono..

“Intanto è stato già appaltato il lavoro di riqualificazione di tutto il giardino di viale Campofregoso, così da restituire decoro e sicurezza all’intera area. Sarà anche realizzato il tratto di ciclabile mancante tra l’incrocio con via dell’Argine e la rotonda di via Gramsci”, assicura Benedetta Salvati. E meno male!  
“Proseguiamo quindi un’operazione complessa – conclude – che ci consentirà di riqualificare quasi tutta la sponda sinistra del Serra e del Nera in ambito cittadino, nonostante i disagi dovuti alle limitazioni imposte dalla pandemia che potrebbe fermarci, con l’obiettivo di rigenerare in modo integrale quadranti importanti della città, per renderla più vivibile e più attrattiva”.