Allagamenti: in Comune un summit tecnico-politico per le questioni di Borgo Rivo

Borgo Rivo allagamenti
salvati e latini allagamenti
Il sindaco e l’assessore Salvati

 Un lungo comunicato quello diffuso dall’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Terni, per far conoscere quali iniziative si stanno prendendo per affrontare e in qualche modo cercare di risolvere i problema delle manutenzioni e degli allagamenti conseguenti a piogge più abbondanti.

Si tratta dell’argomento che ha visto insorgere l’opposizione di Palazzo Spada. Quella in cui i gruppi consiliari della minoranza hanno individuato, dopo le difficoltà riscontrate sabato scorso a Borgo Rivo e via Bramante, un “modello”. Quel modello “tutto chiacchiere e distintivo”, direbbero gli imitatori di De Niro, che caratterizzerebbe – a loro parere – l’azione amministrativa del Comune di Terni. Annunci roboanti, per qualunque iniziativa vada a verso, ma scarsa concretezza sui problemi reali.

L’assessore – Benedetta Salvati – risponde coi fatti a tali accuse ed annuncia che “abbiamo convocato oggi i dirigenti del Servizio Idrico Integrato SCPA, il dirigente della Direzione Polizia Locale – Mobilità, il responsabile dell’Ufficio Protezione Civile, il dirigente della Direzione Lavori Pubblici – Manutenzioni, il responsabile dell’Ufficio Infrastrutture a rete – Manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade. Il tema è quello dei piani straordinari per la tutela del rischio idrogeologico, della definizione dei livelli di rischio e degli investimenti conseguenti finalizzati a garantire il funzionamento del sistema fognario per prevenire allagamenti ed incidenti”. E aggiunge: “Mi farà poi molto piacere informare l’intero consiglio comunale – rispondendo alle interrogazioni, come è corretto che sia – sull’esito di questa riunione e sul lavoro di progettazione e di ricerca di risorse, oltre che su tutte le interlocuzioni in corso, comprese quelle con il Consorzio di bonifica Tevere-Nera, che stiamo portando avanti con serietà e metodo”.

Un lungo comunicato per annunciare un summit che era stato proposto anche dal Servizio Idrico Integrato, qualche giorno fa, ma in cui l’assessore Salvati dedica ampio spazio per stigmatizzare il comportamento dell’opposizione ed assumere un ruolo di controparte politica che non spetterebbe – a strette regole di bazzica – ad un assessore, ma semmai al Sindaco di cui egli è “il braccio operativo”, per dirla alla sans façon.

Poi va anche detto appare umano ed opportuno che un assessore si lasci andare e conclua: ““Tuttavia – conclude infatti l’assessore Salvati – dall’opposizione sinceramente mi aspetto meno facili battute, meno titoli ad effetto, un sano contraddittorio, più consapevolezza della situazione lasciata in eredità e una maggiore collaborazione per il bene della città tutta”.